Referti online e niente code: così il Burlo diventa “smart”
TRIESTE Niente più code interminabili per pagare una prestazione al Cup o fare un prelievo. Addio alla ricerca disperata di un parcheggio solo per ritirare il referto con i risultati degli esami. Il nuovo sportello dell’ospedale materno infantile Burlo Garofolo è racchiuso nel palmo di una mano. Grazie al proprio smartphone, infatti, ora è possibile prenotare un esame o una visita ambulatoriale, pagare la prestazione e ritirare il referto direttamente online, collegandosi al sito www.burlo.trieste.it. Non solo. Scaricando sul telefonino la App “CodaQ” non sarà più necessario fare la coda agli sportelli. Basterà presentarsi puntuali nell’orario prescelto per “saltare” letteralmente la coda e accedere al servizio, senza perdere tempo prezioso.
A presentare le novità, già tutte attive, è stato il direttore generale dell’Irccs, Gianluigi Scannapieco: «Non si tratta di servizi di per sé “rivoluzionari”, ma quello che abbiamo voluto fare è stato raggruppare tutta una serie di strumenti in modo da semplificare le procedure amministrative e venire così incontro ai bisogni dell’utenza - ha spiegato -. In sostanza, abbiamo portato anche nella sanità quello che tutti sono già abituati a fare quando si tratta di prenotare un albergo, comprare un biglietto del cinema o di un aereo».
Usufruire dei nuovi servizi informatici è molto semplice: per prenotare un esame di laboratorio o una visita ambulatoriale al Burlo è sufficiente collegarsi al sito Internet dell’ospedale, selezionare la voce “Servizi” e scegliere il link “Servizi virtuali”. Nella stessa sezione è possibile anche pagare la prestazione, evitando così di doversi presentare in anticipo il giorno dell’esame per saldare il conto al Cup.
Lo stesso discorso vale anche per i referti. Se finora era necessario ritornare una seconda volta al Burlo per ritirare le risposte, ora basta un semplice clic. Per la maggior parte degli esami di laboratorio, infatti, è possibile scaricare il responso direttamente sul sito web del Burlo. I tempi di consegna online dipendono, come nel caso delle risposte cartacee, dal tipo di esame effettuato. Fanno eccezione solo alcuni tipi di esami, come quelli genetici o dell’Hiv, che per norma di legge devono essere consegnati “a mano” per motivi di privacy.
Per quanto riguarda la App “eliminacode” - già attiva anche allo Sportello famiglia del Comune - è sufficiente scaricarla gratuitamente sul proprio smartphone (sia IOS che Android), cliccare sul servizio (ad esempio il Cup o il centro prelievi) desiderato, scegliere la data e l’ora più congeniali alle proprie esigenze e presentarsi allo sportello nell’orario prestabilito. «A quel punto - ha spiegato Sandro Vidmar, ceo di CodaQ, startup innovativa nata e cresciuta in Area Science Park - sul sistema eliminacode installato allo sportello scatterà subito la chiamata del proprio codice, senza dover aspettare la fila. Con un unico ticket, poi, grazie a un sistema di sincronizzazione, sarà possibile svolgere tutte le attività previste, senza dover prendere un eventuale secondo biglietto».
Un servizio che, come è stato sottolineato, risulta particolarmente utile sia per le donne in gravidanza che per gli studenti (over 15, perché sotto i 14 anni esiste già una corsia preferenziale, ndr) che non vogliono arrivare tardi a scuola.
«Con queste innovazioni, l’ospedale- ha concluso Scannapieco - vuole essere vicino a tutti i bimbi e le mamme della regione: il nostro obiettivo è portare il Burlo da loro e non loro al Burlo».
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