Redipuglia svela il mosaico d’Italia VIDEO E FOTO

Lunedì pomeriggio l’inaugurazione al Sacrario della “Piazza delle pietre” tra giochi di luci e le note della canzone interpretata da Mina. Atteso il ministro della Difesa, Roberta Pinotti
Un'immagine della "Piazza delle pietra d'Italia" (foto Bumbaca)
Un'immagine della "Piazza delle pietra d'Italia" (foto Bumbaca)

REDIPUGLIA. Tutto è pronto a Redipuglia dove, lunedì 9 novembre, nel pomeriggio e alla sera, alla presenza tra gli altri del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, verrà inaugurata la “Piazza delle pietre d'Italia”, realizzata nello spazio tra Casa Terza Armata e l'ingresso del colle Sant'Elia.

Mosaico di Redipuglia: suggestive prove notturne

Un lungo programma, quello che precederà il momento “clou”, ovvero l'illuminazione della piazza realizzata con oltre 8mila pietre a formare un elegante mosaico. Il via alle 15.30, con una conferenza stampa nel corso della quale verranno svelati tutti i dettagli del progetto che il governo ha avviato per la riqualificazione del sacrario di Redipuglia.

Saranno protagonisti il sottosegretario di Stato, Luca Lotti, i due progettisti, vale a dire gli architetti Eugenio Vassallo e Orazio Carpenzano, il presidente della giunta regionale, Debora Serracchiani e il ministro Pinotti. Alle 16.30 lo stesso ministro, deporrà una corona d'alloro ai piedi della tomba del Duca D'Aosta, comandante della Terza Armata.

Carlo Roberto Maria Redaelli (Arcivescovo Gorizia), Roberta Pinotti (Ministro Difesa), Debora Serracchiani (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia) e Vittorio Zappalorto (Prefetto Gorizia) alla partenza di Papa Francesco dall'Aeroporto FVG - Ronchi dei Legionari 13/09/2014
Carlo Roberto Maria Redaelli (Arcivescovo Gorizia), Roberta Pinotti (Ministro Difesa), Debora Serracchiani (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia) e Vittorio Zappalorto (Prefetto Gorizia) alla partenza di Papa Francesco dall'Aeroporto FVG - Ronchi dei Legionari 13/09/2014

Una cerimonia che vedrà impegnati per l’occasione uno schieramento interforze e una banda militare. Quindi il trasferimento dello spazio adiacente Casa Terza Armata. L'inizio della cerimonia coinciderà con l'ascolto della registrazione della canzone “Il testamento del capitano”, intepretato da una delle cantanti più amate di sempre, Mina, mentre successivamente prenderanno la parola la presidente Serracchiani e il sottosegretario Lotti.

E ancora, sul maxischermo già sistemato dinnanzi al colle di San'Elia, apparirà nuovamente l’artista che interpreterà un brano letterario di Carlo Emilio Gadda.

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti

A sottolineare l'impegno del governo italiano per dare nuova luce al Sacrario di Redipuglia, sarà il ministro Pinotti, mentre alle 18 arriverà il momento tanto atteso: l'illuminazione della piazza e l'esecuzione dell'inno nazionale interpretato dalla banda giovanile regionale del Friuli Venezia Giulia, espressione dell'Anbima, ovvero l'associazione nazionale delle bande italiane musicali autonome.

Il “regalo” di Mina per Redipuglia FOTO e VIDEO
Mina in studio di incisione in una foto di qualche anno fa

Domenica sono stati messi a punto tutti i dettagli della cerimonia. Studiati con precisione chirurgica tutti i più piccoli particolari dopo che, nei giorni scorsi, era stato smontato l'enorme cantiere. L'illuminazione è già stata provata e l'effetto delle luci che si diffondo da sotto le pietre ha già emozionato coloro i quali, anche domenica, hanno affollato il grande monumento nel quale riposano le spoglie di oltre centomila soldati italiani morti nel corso della Grande Guerra.

Sul posto anche i rappresentanti della “Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale” istituita alla Presidenza del Consiglio dei ministri e i progettisti. Tutto è andato come previsto. Nei prossimi mesi si entrerà nel vivo degli altri interventi che riguarderanno la riqualificazione della storia area di Redipuglia. Mentre si parla anche della viabilità, ovvero della pericolosità dell'attraversamento pedonale che si sviluppa proprio dinnanzi al Sacrario, molte volte teatro di gravissimi incidenti.

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