«Redipuglia, stazione mal collegata»

REDIPUGLIA. Con la realizzazione del nuovo e molto visitato museo multimediale, sorto mesi fa alla stazione ferroviaria di Redipuglia, e con la sua trasformazione in centro organizzativo del turismo legato alla Grande Guerra, che trova sede proprio nella storica Regia Stazione, si allarga l’area visitabile e di interesse riconducibile alle vestigia del Primo conflitto mondiale. Porta d’ingresso della Grande Guerra nel Friuli Venezia Giulia, almeno per il centenario, come viene ricordato quest’anno.
Con questo allargamento dell’area dedicata ai visitatori, che arrivano da tutt’Italia e non solo, appare sempre più sentito il bisogno di migliorare la struttura viaria pedonale, prevedendo i passaggi, con la realizzazione di un ponticello sul Canale de Dottori, tra i parcheggi interni al Sacrario e quelli esterni sulla strada regionale 305.
Ma si tratta anche di favorire la mobilità, con i mezzi pubblici dell’Azienda provinciale trasporti e con la previsione di una fermata, a richiesta, proprio davanti alla stazione. Quest’ultimo servizio andrebbe incontro anche alle esigenze delle scolaresche, che avrebbero la possibilità di arrivare in treno a Sagrado, Ronchi dei Legionari nord e Monfalcone e raggiungere in pullman l’area del Sacrario italiano, del cimitero austroungarico e del centro visite della stazione. Un sistema di orari combinati in coincidenza sarebbe veramente utile e soprattutto in linea con i tanto acclamati appelli a utilizzare i mezzi pubblici. Una richiesta in tal senso, avanzata dalla Pro Loco e dall’organizzazione dei “Sentieri di pace”, guidate rispettivamente da Alessio Bellotto e Franco Visintin, è stata formalizzata in questi giorni al sindaco di Fogliano Redipuglia Calligaris, al presidente della Provincia Gherghetta e a quello dell’Apt Polli. «Chiediamo ai nostri interlocutori grande attenzione – precisano Bellotto e Visintin – per dare sempre maggior impulso a questa opportunità di crescita culturale ed economica della zona». (lu.pe.)
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