Redditi, Zollia al top in Provincia

Ancora l’assessore ed ex segretario generale in Regione in vetta al gruppone. Segue Bassa Poropat

Con i suoi 189.240 euro, Vittorio Zollia si conferma alla guida della virtuale classifica dei redditi a palazzo Galatti. I dati si riferiscono al periodo d’imposta 2013 e sono relativi alla cifra complessiva messa assieme nel corso dell’anno in questione, lorda e che quindi include anche il dovuto per imposte e contributi previdenziali.

La giunta

Nessuna variazione, insomma, per quanto concerne il platonico primo posto di Zollia: l’ex segretario generale della Regione, in pensione, da quando è assessore in Provincia (da fine 2008) presenta sempre la dichiarazione più “pesante” fra componenti di giunta ed effettivi del Consiglio provinciale. Al suo attivo, nello stato patrimoniale, pure varie partecipazioni in società: Fonsai, Zucchi, Industria e Innovazione e Hi Real. Staccata di 24mila euro abbondanti dal delegato a Pianificazione territoriale, Ambiente, Viabilità, Trasporti e infrastrutture, Motorizzazione civile è la presidente Maria Teresa Bassa Poropat, docente universitaria in quiescenza dal 2012 ma che già da prima - dalla sua elezione in Consiglio regionale precedente al duplice mandato al timone dell’ente di piazza Vittorio Veneto - aveva scelto di concentrarsi unicamente sulla politica, mettendosi in aspettativa dall’insegnamento. Il “podio” è completato da Mariella Magistri De Francesco, assessore a Bilancio e finanze, Patrimonio, Edilizia scolastica e al Personale: per lei, ex funzionaria del ministero dell’Interno e a sua volta in pensione, 109.620 euro. A chiudere la pattuglia di assessori (nel grafico qui a fianco il riassunto della situazione) è Roberta Tarlao con 36.372 euro.

Il Consiglio

Roberto De Gioia, il camaleontico politico che vorrebbe rilanciare il Psi fra gli scranni sia di palazzo Cheba (è anche consigliere comunale in carica) sia in Provincia, mette in campo il reddito più corposo fra quelli dei consiglieri provinciali: 100.543 euro, cifra già nota e pubblicata non solamente nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito della Provincia di Trieste ma anche nell’equivalente spazio della Rete civica del Comune. Dati pubblici, consultabili da tutti i cittadini. Pesa evidentemente, nel “conto” complessivo che somma De Gioia, il vitalizio che si porta dietro quale sostanzioso retaggio economico dell’esperienza in Consiglio regionale: tre mandati, per un totale di 15 anni trascorsi nell’assemblea di piazza Oberdan. Dal 1993 al 2008, con i socialisti, poi con i Verdi e pure con Forza Italia. Cambi di casacca cui ne sono seguiti altri ancora: Lista Rovis, Lega Nord (nelle file del Carroccio era stato eletto nel 2011 sia in Provincia sia in Comune) e infine Lista civica indipendente, di cui è oggi portacolori in Municipio.

Dietro al “camaleonte”

Dopo De Gioia, che sta all’opposizione, nell’aula di palazzo Galatti ecco con oltre 59mila euro Marcello Bergamini di Sinistra ecologia libertà, esponente della maggioranza di centrosinistra e operatore dei Servizi sociali del Comune di Trieste. Poco distante, a 57.992 euro, un ex: si tratta dell’attuale sindaco di San Dorligo della Valle, Sandy Klun, dimessosi il 22 settembre scorso dalla carica di consigliere provinciale e sostituito da Salvatore Dore. Klun è stato appunto sino a pochi mesi or sono capogruppo dei democrat in Provincia, incombenza - quella di guidare la “squadra” degli eletti Pd nell’ente - passata successivamente a Nadja Debenjak. In Provincia siede anche il segretario provinciale del partito, Štefan ‹ok, che ha concluso lo scorso anno con 13.940 euro. Alle sue spalle in Consiglio, solo il ragioniere di Un’Altra Trieste, Andrea Sinico (entrato a palazzo Galatti proprio nel 2013, a marzo, in sostituzione di Francesco Cervesi), con 8.472 euro.

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