Redditi "slow" a palazzo, Tondo perde 48mila euro

L’ex governatore dichiara un imponibile di 71mila euro in netto calo rispetto al 2014. Rotelli secondo dietro a Dipiazza con 172mila euro. Attese le ultime venti posizioni
Renzo Tondo
Renzo Tondo

TRIESTE. Nel sito del Consiglio regionale compaiono altre dichiarazioni dei redditi 2015 degli eletti. Non tutte, non ancora, ma ieri sera se ne contavano 29 su 49 dopo l’inserimento dei dati di altri 11 consiglieri, tra cui spicca l’imponibile di Franco Rotelli (171.489 euro), che si piazza secondo nella classifica parziale, escludendo i colleghi con una carica anche da assessore.

Dopo la diffusione delle prime 18 dichiarazioni, due giorni fa sul “Piccolo”, per l’intera giornata di martedì l’area dedicata alle schede dei consiglieri nel portale di piazza Oberdan è risultata fuori servizio. Gli uffici hanno infatti provveduto a inserire ulteriore documentazione, che ieri è stato possibile consultare. Degli 11 “nuovi” imponibili, quello di Rotelli, presidente della terza commissione, uno dei protagonisti della riforma sanitaria, si posiziona subito dietro quello dell’irraggiungibile Roberto Dipiazza (453.861 euro). A seguire i 97.289 del dem pordenonese Armando Zecchinon, i 95.304 euro di Claudio Violino, leghista prima dello scioglimento del gruppo padano e ora nel Misto, i 94.198 del presidente della prima commissione Renzo Liva (Pd), gli 89.028 di un altro democratico, l’ex sindaco di Codroipo Vittorino Boem, gli 88.844 del capogruppo del Nuovo centrodestra Alessandro Colautti, i 76.004 del consigliere Pd della Bassa friulana Mauro Travanut, i 75.399 della grillina Eleonora Frattolin, i 74.246 di un’altra dem, Silvana Cremaschi, i 72.194 dell’ex vicesindaco di Udine Vincenzo Martines e i 71.110 di Renzo Tondo.

 

 

L’ex presidente della Regione, che nella lista dei 29 consiglieri con le dichiarazioni già pubbliche, ha un imponibile 2015 superiore solo a quelli di Rodolfo Ziberna (70.655) e Giorgio Ret (28.289, ma l’ex sindaco di Duino Aurisina è diventato consigliere regionale a metà 2016), fa segnare un notevole calo rispetto agli anni precedenti. I suoi redditi sono diminuiti di 48mila euro rispetto al 2014 e di poco meno di 60mila rispetto al 2013. Nell’aggiornamento della situazione patrimoniale, un altro documento imposto dalle leggi sulla trasparenza degli amministratori pubblici, l’ex governatore rende inoltre noto che la società di sua proprietà “Al Fogolar” è stata incorporata all’interno di “Al Benvenuto”, di cui detiene ora il 48,75% del capitale sociale.

Boem segnala invece un cambio d’auto (venduta una Fiat Bravo del 2009, acquistata una Bmw X1 del 2015, mentre Violino passa da una Punto del 2008 a una Tipo del 2016) e Liva l’incremento di un investimento in fondi vari da 55mila a 60mila euro. Pure Zecchinon investe per circa 50mila euro.

Le dichiarazioni assenti? Nessun errore o dimenticanza da parte degli inquilini del Consiglio. Come ha spiegato il segretario generale Augusto Viola, tutti i consiglieri hanno consegnato la documentazione ma, visto che si tratta di verificare la completezza dei dati, oltre che di oscurare qualche informazione nel rispetto della privacy, non è stato possibile completare il lavoro in tempi rapidi. Una situazione, peraltro, su cui Frattolin (M5S) avanza una piccola critica: «Comprendo che l’operazione non sia elementare, ma sarebbe stato meglio terminarla e poi inserire nel sito l’insieme dei dati nello stesso momento».

Non resta che attendere. Probabilmente in tempi più brevi del previsto sarà possibile definire la classifica finale. Con Dipiazza sicuro di essere primo. I suoi 453mila euro di dichiarazione al lordo delle imposte, 400mila provenienti dalla Dipiazza Roberto Immobiliare Sas, che gestisce gli introiti derivanti dall’affitto pluriennale dei suoi ex supermercati all’Aspiag Despar, il resto dai compensi da consigliere di Autonomia responsabile, rimarranno la vetta più alta pure stavolta. Ai vertici, oltre a Rotelli, anche Gerolin, il dem che nell’anno fiscale 2015 ha un imponibile di 157.802 euro, circa 2.500 in più dell’anno precedente, e Giovanni Barillari del Misto con 153.066 euro, un incremento di circa 5mila euro.

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