Redditi in calo ma Trieste resta a galla
TRIESTE. I redditi in Friuli Venezia Giulia, tutto sommato, reggono nel confronto con quelli delle altre regioni italiane. Lo mette in luce l’elaborazione del Sole 24 Ore sul reddito medio complessivo dichiarato nel 2014 (quindi anno fiscale 2013) e sul confronto per province con la situazione “pre-crisi” del 2008: Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone si attestano infatti sopra la media nazionale. La performance più convincente è quella del capoluogo regionale, dove mediamente il reddito complessivo è stato pari a 22.737 euro nel 2013, cioè con una variazione dello 0,62% in meno del 2008. A ruota, in Fvg, Udine con -1,76% (dato assoluto di 20.663 euro), Pordenone con -1,88% (20.699) e infine Gorizia con il suo -3,10% (20.186). L’istantanea nazionale: di 20.243 il reddito medio degli italiani due anni or sono con una riduzione del 3,27% dal 2008.
Le province al top Meglio di Trieste, solo L’Aquila, Bolzano e Belluno, uniche tre realtà a fregiarsi di una percentuale positiva, e poi Imperia e Cuneo. Sesta piazza, insomma, nella graduatoria generale. Altrove si sta peggio, dunque, e molto si deve in questo senso alla particolare conformazione dell’economia triestina: «Per la maggior parte i redditi in provincia appartengono a pensionati, dipendenti pubblici e di grandi realtà come Generali o Allianz - analizza l’assessore alle Risorse economiche e finanziarie del Comune di Trieste, Matteo Montesano -. Proprio per queste caratteristiche, il territorio ha risentito degli effetti della crisi meno di altri. I contratti dei dipendenti sono rimasti al massimo bloccati, con il reddito costante, ma non c’è stata regressione. Chi invece ha vissuto difficoltà importanti sono le imprese autonome: tante aziende private purtroppo hanno chiuso in questi anni, e i lavoratori interessati si sono ritrovati senza impiego. Solo qualcuno è riuscito a trovare una nuova occupazione. Ma, considerato che per oltre l’80% i redditi a Trieste sono legati a pensioni e al lavoro di dipendenti pubblici o di grandi aziende, è chiaro che questa stessa situazione - conclude Montesano - riesce comunque a stabilizzare la media generale».
I redditi sopra 75mila Trieste, inoltre, vanta un riscontro più alto della media nazionale anche sul versante dei redditi superiori a 75mila euro: il 2,22% dei contribuenti locali appartiene a questa categoria, quando la percentuale che abbraccia l’intera penisola si ferma all’1,92%. In Friuli Venezia Giulia, le altre province non riescono, su questo specifico punto, a tenere il passo della realtà triestina: si parla in effetti dell’1,74% a Udine, dell’1,68% a Pordenone e dell’1,45% a Gorizia. Nulla a che vedere, comunque, con le “superpotenze” Milano (4,06%) e Roma (3,49%), che non solo vantano più residenti ma anche un numero maggiore di cittadini con una dichiarazione dei redditi sopra i 75mila euro.
Meno contribuenti A completare la panoramica tracciata dal Sole 24 Ore c’è da osservare infine la variazione percentuale del totale dei contribuenti, sulla base della documentazione giunta al Ministero delle Finanze: in linea generale, la diminuzione è stata del 2,10%. Si è passati così dai 41 milioni e 41.337 contribuenti del 2008 ai 40 milioni e 177.792 del 2013. E qui Trieste palesa un calo percentualmente vistosissimo, conseguente al mix fra l’effetto di una demografia in trend di netta flessione e i pesanti affanni e le crisi aziendali del mondo del lavoro nel settore privato: -5,87%, quando a Udine la differenza in negativo è stata del -3,66%, a Pordenone del -3,21% e a Gorizia del -3,43%.
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