Redditi degli assessori, pubblici uno su 2

Romoli in testa con 255.653 euro lordi dichiarati nel 2009, seguito da Pettarin (128.931). Gherghetta indietro con 75mila
Di Francesco Fain

Diciamo subito che casi clamorosi e destinati a far discutere come quello del ministro alla Giustizia Paola Severino non ce ne sono dalle nostre parti. Nemmeno sommando i redditi di tutti gli amministratori della provincia di Gorizia si arriva all’imponibile (sette milioni di euro!) della giurista originaria di Napoli. Eppure, c’è chi non si può proprio lamentare.

La ricerca

Sull’onda della decisione del Governo di rendere tutti i loro introiti pubblici, consultabili on-line, siamo andati alla scoperta di quanto percepiscono i nostri amministratori comunali. Non è stata una ricerca facile. Sindaco e assessori non sono obbligati a rendere pubblico (con dati esposti all’albo) il proprio reddito e, infatti, soltanto tre componenti della giunta su 8 l’hanno fatto, in nome della trasparenza: diventano 5 se si aggiungono il sindaco e il presidente del Consiglio comunale. Chi sta meglio? Ettore Romoli, indiscutibilmente. I dati sono relativi al 2009: «in questi giorni, si stanno raccogliendo i redditi del 2010», fanno sapere gli uffici comunali. Ebbene, nel 2009 Romoli ha dichiarato 255.654 euro lordi, di cui 103.086 “evaporati” in tasse. Nel 2010 la cifra è stata inferiore ai 200mila euro: 195.571 per la precisione, di cui 73.435 di imposte. «Non ho nulla da nascondere: per questo, ho deciso di buon grado di farli pubblicare. Mentre per i parlamentari è obbligatorio rendere noti i propri introiti, per gli amministratori locali è soltanto un invito». Un invito accolto anche da Guido Germano Pettarin (128.931 di imponibile, di cui 47.730 di imposta netta), Rinaldo Roldo (60.542 euro di imponibile con 19.184 di tasse), Silvana Romano (57.249 di reddito con 17.890 di imposta netta) e Sergio Cosma (49.210 di imponibile e 14.286 di tasse). Non si conoscono, invece, i guadagni di Fabio Gentile, Antonio Devetag, Francesco Del Sordi («Sono dati che vengono utilizzati per fare sensazionalismo. Non li presento più da anni»), Dario Baresi («Nessuno mi ha ricordato che dovevo presentarli»), Stefano Ceretta («Il mio reddito è la mia indennità. Altre entrate non ho»)

La Provincia

Per la Provincia abbiamo interpellato Enrico Gherghetta e Gennaro Falanga. Ed entrambi hanno reso noto il proprio reddito. «Nel 2011 - spiega Gherghetta - ho guadagnato 75mila780 euro lordi da presidente della Provincia: in più ho percepito meno di 500 euro quale componente del Cda del Consorzio dell’Azienda speciale porto. Inoltre, pago 26.640 euro di tasse. Di quello che resta, 5mila euro se ne vanno fra assicurazione e finanziamenti al partito. Infine, sono proprietario, a metà con mia moglie, di una villetta a schiera». Gennaro Falanga, invece, ha percepito nel 2010 circa 60mila euro: 48mila da lavoro dipendente (lavora in banca), 12mila dall’indennità da presidente del Consiglio provinciale. Ha una casa di proprietà.

Monfalcone

Passiamo a Monfalcone. Massimo Schiavo, assessore ai Lavori pubblici e insegnante, percepisce 1760 euro netti per 13 mensilità. Da aggiungere il compenso come assessore che ammonta a 670 euro netti al mese (già depurati dal tributo al partito). Mariella Natural, assessore all’Ambiente, di professione è istruttore culturale e aiuto-bibliotecaria a Trieste. Da giugno 2011 (data della nomina) è in aspettativa e fino ad allora lo stipendio mensile era di 1.500 euro nette per 13 mensilità. Come assessore percepisce circa 1200 euro netti al mese. Francesco Martinelli è assessore alle finanze e impiegato nella società di mutuo soccorso della Bcc. Lo stipendio è di 1.600 euro lordi al mese (1.150 euro netti al mese per 14 mensilità). Il compenso netto come assessore è di 750 euro. Il vicesindaco Omar Greco vicesindaco da fine novembre è in cassa integrazione straordinaria come impiegato amministrativo della Terex corporation che è stata chiusa a Monfalcone. Percepiva circa 1300 euro netti al mese per 13 mensilità, ora ridotti a 900. Come compenso di vicesindaco percepisce 900 euro netti al mese (già depurati dal 10% netto della cifra versata al partito, circa 150 euro al mese). Chiudiamo con Paola Benes, assessore alla cultura. È insegnante con 1.900 euro per 13 mensilità. Da aggiungere i 670 euro netti di compenso al mese (già tolti i soldi del partito). È proprietaria di una Lancia Fulvia del 1971.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo