Recupero degli impianti ex Governo militare alleato a Villa Opicina. Pronto il padel, incognita calcio

Venerdì  l’apertura della “club house” nei nuovi campi coperti. Il Kras via a giugno, spunta l’ipotesi rugby

Francesco Bercic
I campi da padel Foto Andrea Lasorte
I campi da padel Foto Andrea Lasorte

A più di sei anni dal primo atto, il recupero del complesso sportivo costruito dal Governo militare alleato a Villa Opicina può dirsi completato.

Un impegno burocratico (dai vincoli demaniali all’accatastamento degli immobili) e cantieristico (l’aggiornamento e la messa in sicurezza degli impianti) che negli anni ha permesso di ricavare e rendere agibile, in ordine sparso, campi da calcio, da baseball, da padel e di tiro dinamico.

L’inaugurazione

La ciliegina sulla torta, una “club house” – un bar dotato di ogni comfort – accanto al primo campo coperto da padel, verrà svelata oggi, venerdì 21 febbraio, con le autorità istituzionali a battezzare la rinascita dell’imponente area sul Carso.

Il nuovo bar Foto Andrea Lasorte
Il nuovo bar Foto Andrea Lasorte

Siamo sulla strada provinciale 35, in direzione Prosecco, davanti al distaccamento dei Vigili del fuoco. Qui furono costruiti, nel secondo dopoguerra, campi da football americano, da baseball, pallacanestro e pallavolo.

Con il passare dei decenni il tutto è poi transitato nelle mani del Demanio militare che lo ha solo in parte sfruttato, abbandonando il resto a un progressivo declino. Giorgio Brandolin, presidente regionale del Coni, ricorda bene le reazioni canzonatorie dei suoi colleghi quando, nel 2012, ha iniziato a interessarsi del caso: «Mi prendevano per matto».

In effetti la mole del lavoro che lo attendeva avrebbe scoraggiato anche i meno pessimisti. Per avviare la riqualificazione è stato innanzitutto necessario predisporre una serie di passaggi di consegne, cominciati appunto dal Demanio militare: quest’ultimo ha mantenuto l’effettivo campo d’addestramento – ora delimitato da appositi cancelli – mentre i vari impianti sportivi sono transitati nelle mani del Demanio civile. Il quale, a sua volta, ha così potuto stipulare una convenzione con il Coni, affidandogli la gestione per un canone d’affitto irrisorio. E il Coni, a questo punto, ha potuto girare ciascun impianto alle rispettive Federazioni, sulle base delle attività sportive da praticare.

Il campo da calcio in passato del Kras Foto Andrea Lasorte
Il campo da calcio in passato del Kras Foto Andrea Lasorte

Da qui in poi le strade divergono e ci si avvicina all’attuale stato dell’arte. La metamorfosi più radicale ha interessato il perimetro che un tempo ospitava il campo da pallacanestro e pallavolo, fino a qualche anno fa piuttosto malconcio, transitato sotto la competenza della Federazione baseball e softball (Fibs).

L’associazione dilettantistica “Tennis padel & baseball events Fvg” – che condivide gli spazi con l’Alpina Tergeste del vicino campo da baseball – si è fatta promotrice della costruzione di quattro campi coperti da padel, aperti un anno e mezzo fa, comprensivi di spogliatoi e, adesso, di una “club house” per il relax a fine partita. L’intervento, tutto a carico del privato, ha superato il milione di euro: a beneficiarne, oltre alle due squadre maschili e femminili (che forse anche grazie al nuovo centro hanno vinto il campionato di Serie C regionale), vi sono decine di giovani e meno giovani che prenotano il campo a ogni ora del giorno.

«Sta andando bene e stiamo crescendo – racconta il vicepresidente Piero Tononi –. Da noi il padel ha avuto un boom più tardi rispetto ad altre regioni italiane. La crescita è grande e tuttora le strutture non sono sufficienti per soddisfare la domanda». In prima fila «le ragazze e le signore», dai 60 anni in giù insomma.

Se il campo da baseball rimane il punto di continuità tra passato e presente, l’incognita sul futuro riguarda invece l’ex campo da football americano, che la palingenesi generale ha trasformato in un impianto calcistico. Finora i tre terreni di gioco in erba venivano sfruttati dalle squadre giovanili del Kras, che ha però recentemente comunicato l’intenzione di non usufruirne più. La concessione scade il prossimo giugno e intanto si sono fatte avanti diverse realtà sportive: di calcio, ma anche di rugby. Si vedrà chi ne uscirà vincitore. Dove non ci sono dubbi è per il campo di tiro dinamico, che rimarrà tale anche negli anni a venire.

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