Record di decessi, Gorizia scende sotto i 35mila abitanti
GORIZIA Più di novemila abitanti persi dal 1970 ad oggi. Dai 43.918 di 46 anni fa agli attuali 34.844. Continua, inesorabile, l’emorragia di residenti a Gorizia. È dal 1980 che la città ha iniziato a registrare cali demografici pressoché continui, pur restando (in quell’anno) ampiamente al di sopra di quella che potremmo definire «soglia psicologica» dei 40mila abitanti: ne assommava infatti 42.532.
Ma la variazione più vistosa si registrò fra il 1986 e il 1987: in quei dodici mesi il capoluogo di provincia scese a 39.839 residenti. Proseguendo: nel 1990 ha toccato quota 39.008, nel 2000 la popolazione è diminuita ulteriormente a 37.072 abitanti. E passiamo ai giorni nostri: il 31 dicembre 2012 la città contava 35.545 abitanti. L'anno successivo la somma è scesa a 35.347 unità mentre il 2014 ha chiuso con “quota” 35.114. Gli ultimi dati parlano di 34.844 residenti al 31 dicembre 2015. Significa che, in un anno, si sono persi per strada altri 270 abitanti.
E la causa è tutta da ricercarsi nel cosiddetto “saldo naturale”. Il numero delle nascite (comunque in incoraggiante aumento rispetto all’anno passato) non riesce minimamente a compensare il totale dei decessi: anzi, questi ultimi sono stati quasi il doppio dei lieti eventi. Nel corso del 2015 si sono registrate 246 nascite (117 i fiocchi azzurri e e 129 quelli rosa). I decessi, invece, hanno sfiorato quota 500: sono stati complessivamente 487 (219 maschi e 268 donne).
«Gorizia - commenta il sindaco Ettore Romoli - è perfettamente in linea con l'Italia e la Regione Fvg (la più vecchia dopo la Liguria). È aumentato il numero dei nati ma, purtroppo, anche quello dei morti: ciò, di fatto, provoca la perdita di oltre 200 abitanti visto che è rimasto stabile il saldo fra iscrizioni e cancellazioni». E, infatti, statistiche alla mano si scopre che nel corso dell’ultimo anno sono state mille (numero tondo tondo) le persone che hanno deciso di mettere su casa a Gorizia: 523 maschi e 477 femmine.
Assommano, invece, a 1.029 gli emigrati, i “cancellati” dall’Ufficio Anagrafe: 527 maschi e 502 rappresentanti del gentil sesso.
I numeri di Gorizia, dicevamo, sono in linea con quelli italiani: nel 2015 si è registrato, infatti, un picco di mortalità mai visto dal secondo dopoguerra: i morti sono stati 653mila, 54mila in più rispetto all’anno prima.
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