Rebus gestione per 14 palestre di Trieste: a rischio le partite del weekend
TRIESTE Dal basket alla pallavolo, è in bilico il destino delle partite che questo fine settimana dovrebbero svolgersi nelle palestre delle scuole superiori di Trieste. La denuncia di Daniele Bassi, presidente dell’Adp Tergestina che gestisce le quattordici strutture per conto delle istituzioni, ha suscitato non poca inquietudine nel panorama sportivo triestino. «Il Comune ha prorogato fino a giugno la convenzione con la nostra sigla, ma al momento manca il via libera dell’Uti - spiega Bassi -. In queste condizioni non potremo assolutamente provvedere all’apertura degli impianti». Dall’Uti Giuliana – l’ente erede della Provincia (che ha dunque ereditato pure la proprietà degli edifici scolastici sede degli istituti superiori, con le relative palestre) – è intanto arrivata all’Adp una convocazione a una riunione urgente per stamane: la speranza è che si trovi una soluzione al problema.
Il caso è esploso in seguito a un messaggio inviato dalla Tergestina alle società che utilizzano di norma le strutture: «Mi corre l’obbligo di informarvi della situazione alla data odierna della gestione delle palestre in oggetto - scrive Bassi alle associazioni -. Mentre il Comune di Trieste ha deliberato la proroga fino al 30 giugno prossimo della Convenzione con la Tergestina (scade il 31 gennaio), nulla sappiamo da parte dell’Uti Giuliana (stessa scadenza), neppure se stia disponendo l’atto amministrativo necessario». In assenza di una legittimazione ufficiale, prosegue il presidente, la Tergestina «a partire dal primo febbraio non potrà assolutamente provvedere all’apertura degli impianti. Compresi i giorni festivi dell’1 e del 2 febbraio nei quali sono previsti incontri di campionati di basket, pallavolo e manifestazioni di altre discipline». Conclude Bassi: «Qualora vi siano aggiornamenti vi terremo tempestivamente informati».
Il Comune conferma la tesi della società sportiva. L’assessore al Patrimonio Lorenzo Giorgi è l’interlocutore principale della società quando si parla di struttura (assieme al collega con delega allo Sport, Giorgio Rossi). L’esponente della giunta Dipiazza spiega: «Nell’ultima riunione di giunta, la settimana scorsa, ho portato la delibera per la proroga al 30 giugno della convenzione con la Tergestina. Non ci sono stati problemi e la proposta è stata approvata all’unanimità dall’amministrazione».
L’assessore è ottimista sulle possibilità di sbrogliare l’impiccio in tempo utile per garantire lo svolgimento delle partite: «Sono convinto che tutto arriverà a una soluzione. Purtroppo l’introduzione delle Uti ha reso meno immediati alcuni procedimenti. Un problema che continueremo ad avere solo per qualche mese, visto che poi anche le Uti verranno abolite e non so come funzionerà quel che verrà dopo. Un problema che ci porremo a tempo debito».
Dall’Uti stessa però giungono rassicurazioni sulle partite del fine settimana: da quanto risulta gli uffici dell’ente stavano attendendo una comunicazione ufficiale di rinnovo della convenzione da parte del Comune. L’attesa conferma sarebbe pervenuta all’Unione di enti nella mattinata di ieri. Per questa ragione il presidente di Tergestina Bassi è stato convocato stamane a un incontro che dovrebbe essere risolutivo.
Le palestre rimaste invischiate nell’inciampo burocratico sono quelle delle seguenti scuole: Carducci; Dante; Da Vinci grande; Da Vinci piccola; due palestre del Galilei; Galvani; Max Fabiani; due palestre all’Oberdan; Petrarca centrale e succursale; Preseren; Volta.
Queste le attività previste per il fine settimana e a rischio: all’Oberdan una partita della seconda divisione femminile di pallavolo e tre partite giovanili della società Oma; al Da Vinci una partita di pallacanestro della Futurosa; al Galilei una partita della Triestina Volley under 18 mentre al Carducci è previsto uno stage sportivo-musicale della società Officine artistiche. «La convocazione dell’Uti è un buon segno - chiosa Bassi - ma fino a che non parlo con loro resto prudente». —
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