Reati in calo nel 2019 a Trieste. Ma truffe e violenze sono da “bollino rosso”

Il consuntivo di fine anno dei Carabinieri: meno furti e rapine, salgono in particolare i raggiri. Potenziata l’attività antidroga
Stefano Cotugno, comandante provinciale dell'Arma (Bruni)
Stefano Cotugno, comandante provinciale dell'Arma (Bruni)

TRIESTE Meno furti e rapine, ma più truffe e violenze sessuali. I Carabinieri tracciano una riga sull’attività del 2019 consegnando una città con un numero di reati complessivi in lieve calo (-2%) a conferma del trend registrato negli ultimi anni. «La qualità e la bontà del nostro lavoro sono soggetti al giudizio dei nostri cittadini», ha osservato il comandante provinciale dell’Arma Stefano Cotugno nella tradizionale conferenza stampa di fine anno organizzata ieri mattina.

«Abbiamo puntato molto sul lavoro di prevenzione – ha rilevato – con una presenza maggiore nei luoghi di forte aggregazione, grazie anche al rinforzo messo a disposizione da parte del Comando generale».

I numeri, in effetti, confermano gli sforzi. Oltre 80 mila le persone controllate (+29%); 145, invece, gli arresti (+ 42%). E ancora: 4.300 i reati (-2%, come detto), dove risalta soprattutto l’impennata di truffe e frodi (comprese quelle informatiche): ben 742, +26% rispetto l’anno scorso. Le vittime sono soprattutto gli anziani.

«Per questo fenomeno – ha evidenziato il comandante – serve un’attività di sensibilizzazione e collaborazione, determinante per intercettare i truffatori».

Le tecniche messe in campo per gli imbrogli sono ormai note: c’è chi si finge avvocato, chi addirittura carabiniere o poliziotto, inventando vicende del tutto fantasiose. Si tratta di malintenzionati che hanno il solo obiettivo di scucire soldi. «Ricordo che le forze dell’ordine non chiedono mai soldi a nessuno», ha rimarcato Cotugno: «Né al telefono, né a casa». Il consiglio dell’Arma è contattare le forze dell’ordine al minimo sospetto. Altro punto dolente, i casi di violenza sessuale: i Carabinieri sono intervenuti 18 volte quest’anno, 15 nel 2018 (+21%). In diminuzione, invece, i reati predatori, come i furti: dai 1.951 del 2018 ai 1.698 di quest’anno (-13%). Tendenza che si riscontra anche nei furti nelle abitazioni: da 288 a 209 (-28%). In flessione pure le rapine (da 26 a 21, -20%).

I Carabinieri hanno al tempo stesso potenziato l’attività contro lo spaccio di droga con operazioni che, come ha spiegato il comandante, hanno consentito di scoprire un maggior numero di reati (+24%).

Sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina, l’Arma è a sua volta impegnata nelle attività di controllo degli ingressi provenienti dalla rotta balcanica. Che, ha commentato Cotugno, «in questo momento non costituiscono una situazione di allarme, in quanto per i rintracci ci sono incombenze più che altro di natura amministrativa e di identificazione e di avvio pratiche di regolarizzazione». —


 

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