Reali da tutta Europa attesi al castello di Duino per il battesimo “vip”

Tra 20 giorni la cerimonia religiosa con rito greco ortodosso che avrà per protagonista il principino Luigi, figlio di Dimitri
Il castello di Duino, residenza dei principi della Torre e Tasso
Il castello di Duino, residenza dei principi della Torre e Tasso

DUINO AURISINA C’è chi spera di vedere a Duino il principe William con la consorte Catherine. E chi invece scommette sull’arrivo di Harry e Meghan, che hanno rinunciato al titolo di altezze reali, ma fanno pur sempre parte delle famiglie nobili d’Europa. Impossibile tuttavia, almeno per ora, avere conferma della lista degli ospiti. Perché, si sa, quando di parla di teste coronate la riservatezza è d’obbligo. E proprio di teste coronate si parla in questi giorni a Duino, dove a metà ottobre arriveranno gli invitati al battesimo di Luigi Lamoral Romano Gaston, figlio di Dimitri e dalla moglie Elinor, ultimo nato della dinastia dei Torre e Tasso, i principi che hanno legato il loro nome alla secolare storia del Castello di Duino e sono imparentati con molte famiglie reali d’Europa, sarà battezzato.

Due le cerimonie in programma: sabato 17 ci sarà il battesimo vero e proprio, nella chiesa di San Nicolò, sulle Rive, che sarà celebrato con rito greco ortodosso. Una scelta dovuta al fatto che la bisnonna del principino era la principessa Eugenia di Grecia e Danimarca, che fu fra l’altro ospite d’onore al matrimonio della regina Elisabetta con Filippo di Edimburgo, in quanto cugina di quest’ultimo. Un legame che, appunto, autorizza a sperare nell’arrivo a Duino di una rappresentanza dei reali d’Oltre Manica. Covid permettendo, naturalmente. Il giorno successivo, domenica, poco dopo mezzogiorno, ci sarà invece una benedizione, con rito cattolico, nella piccola cappella che si apre sul cortile del Castello di Duino.

«Nell’ambito delle chiese cristiane – spiega don Giorgio, il sacerdote che officerà al castello – ci può essere un solo battesimo ufficiale e in questo caso la famiglia ha optato per il rito greco ortodosso, mentre io impartirò la benedizione il giorno successivo, con quello cattolico». Nella chiesa greco ortodossa, a celebrare sarà il padre rettore, Gregorio Miliaris, in questi giorni all'estero. «Il nostro rituale – precisa Stylianos Ritsos, presidente della Comunità greca di Trieste, che attende con inevitabile curiosità l’evento – è piuttosto complesso e lungo. Fra l’altro – sottolinea – a differenza dei battesimi cattolici, in cui sacerdoti si limitano a bagnare la fronte dei bambini ai quali impartiscono il sacramento con l’acqua santa, nei nostri battisteri il piccolo battezzando viene immerso completamente nell’acqua tiepida per tre volte, poi l’officiante recita varie preghiere, perciò la cerimonia dura almeno una mezz’ora. Per tradizione poi – continua Ritsos – a partire dalla prima domenica successiva al battesimo al bambino viene data la comunione, secondo il nostro rito, che prevede che pane e vino siano dati con il cucchiaio».

C’è ovviamente curiosità anche attorno al nome di padrino che affiancherà, nelle due cerimonie, i genitori del piccolo Luigi, come detto il principe Dimitri e la mamma Elinor. Dall’entourage della famiglia dei Torre e Tasso, come prevedibile, nessuna indiscrezione. Don Giorgio conferma di avere intanto visto a Duino in questi giorni Massimiliano, il fratello di Dimitri, che solitamente vive a Londra e che, con ogni probabilità, non vorrà mancare al battesimo del nipote. —


 

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