Re d’Olanda incoronato: la moquette sull’altare creata da un triestino

Lo scorso aprile, nella sfarzosa cerimonia per la solenne incoronazione di Guglielmo Alessandro a re d’Olanda, che si è tenuta nella Cattedrale di Amsterdam, c’era anche un pezzo di Trieste. Per la precisione parliamo della copertura in moquette dell’altare sul quale è avvenuto lo storico “passaggio di consegne” fra la abdicante Beatrice e suo figlio: un parquet di colore azzurro che è stato posato proprio da un triestino, al secolo Tommaso Potocco, per gli amici Tommy.
Una storia decisamente originale la sua, che racconta di una vita normale fino a poco più di vent’anni fa, quando, nel 1991, all’età di 25 anni, è arrivata la svolta, complice una vacanza in Croazia con gli storici amici del Viale, nel campeggio di Orsera. «In effetti durante quella vacanza conobbi una ragazza olandese, Cecile, che poi sarebbe diventata mia moglie e la mia vita cambiò improvvisamente - racconta Potocco -. Non mi vergogno di dire che ci fu il classico colpo di fulmine e che decisi di seguirla in Olanda. Suo padre, che aveva una ditta di posa in opera di piastrelle, mi propose un lavoro ed io, anche se non conoscevo la lingua e non avevo mai preso in mano un martello, senza pensarci troppo, lasciai tutto ed iniziai questa nuova avventura».
Coraggio ed incoscienza tipiche dei vent’anni dunque, ma per farsi apprezzare nel lungo periodo contano soprattutto le qualità e, perché no, un pizzico di fortuna che in casi come questi non guasta mai. «Qualche anno più tardi quello che era diventato mio suocero mi chiese di rilevare la ditta ed io non mi lascia sfuggire l’occasione - continua Potocco -. Le cose andavano bene ed il mio lavoro fu apprezzato da molti imprenditori olandesi che mi commissionarono alcuni interventi nell’ambito delle mostre su Van Gogh e Rembrandt, fino a quando arrivò la chiamata di un amico che mi chiese la disponibilità per la cerimonia reale. Non ci potevo credere: è stato un lavoro incredibile, anche molto faticoso che mi ha visto impegnato, insieme ad un mio collaboratore, per 12 ore di fila. E poi, vista l’importanza dell’evento, non si poteva certo commettere il minimo errore, ma alla fine la fatica è stata abbondantemente ripagata dall’enorme soddisfazione». E così il sogno si è trasformato in realtà, in una pomposa cerimonia reale che si è tenuta nella Nieuwe Kerk, la Chiesa Nuova, di Amsterdam, tempio gotico di 600 anni, sul cui tappeto azzurro sono sfilati gli oltre 2400 invitati, tra i quali re, principi e le autorità del Paese, con in testa il premier olandese Mark Rutte e dove non sono mancati gli aneddoti da ricordare. «In uno dei pochi momenti di relax che mi sono concesso non appena concluso il lavoro, vedo che i regnanti si avvicinano all’altare per le prove generali - spiega divertito Potocco -. A quel punto sono intervenuto e li ho obbligati a togliersi le scarpe: non potevano certo rovinare la moquette appena posata...»
Pierpaolo Pitich
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