Rapina, picchia e violenta una diciassettenne alla stazione di Trieste: arrestato

La polizia ha fermato un iracheno di 26 anni con precedenti penali: aveva attirato l'attenzione della vittima fingendo di star male

TRIESTE Una studentessa di 17 anni è stata violentata e rapinata in una zona abbandonata della stazione ferroviaria di Trieste da un giovane uomo di origini irachene - finito in manette - a cui la ragazza si era avvicinata per prestare soccorso. 

L'arrestato si chiama Govand Mekail. Nato in Iraq nel 1991, richiedente asilo, era gravato da precedenti di polizia per rapina impropria e maltrattamenti in famiglia. Dopo le incombenze di rito, è stato portato al Coroneo a disposizione della Procura della Repubblica di Trieste che coordina le indagini.

La vittima, al momento ancora sotto choc, presenta tumefazioni ed ecchimosi in varie parti del corpo, nonché segni di morsi a dimostrazione della brutalità con la quale è stata aggredita. 

La ricostruzione dei fatti è contenuta in un comunicato della Questura. La ragazza è stata notata intorno alle 22.30 di martedì 9 maggio da personale della Volante che transitava per via della Scalinata. Gli agenti sono stati allertati da tre ragazze che chiedevano aiuto, indicando la presenza sul posto di una quarta giovane riversa a terra, in evidente stato di choc, con una visibile ferita al ginocchio e numerose ecchimosi sul viso.

La dinamica. La studentessa triestina vittima della violenza, 17 anni, ha riferito agli agenti di essere tornata in centro dopo uno stage di studio tenutosi in serata una vicina località. Mentre era ancora a bordo dell’autobus, nei pressi della stazione ferroviaria, ha notato un uomo riverso a terra e, scesa, dal mezzo, si è diretta verso l’individuo con l’intento di prestargli soccorso.

L'uomo le ha chiesto aiuto, pregandola di accompagnarlo. I due si sono diretti presso un’area della stazione in cui sono fermi dei vagoni in disuso. Secondo quanto riferisce la Questura, l’atteggiamento dell’uomo è cambiato d'improvviso e radicalmente: trascinata la vittima dentro il bagno di una delle carrozze, le ha prima frugato nella borsetta impossessandosi di poche decine di euro. Quindi l'ha costretta a bere da una bottiglia di whisky per vincerne la resistenza. Dopo aver colpito ripetutamente la studentessa, l'uomo ha cercato di consumare l'atto sessuale. 

Ultimata la violenza, la ragazza è riuscita ad allontanarsi seguita dall’aggressore. Dopo avere chiesto aiuto ad alcuni passanti, la giovane è salita su un autobus, allontanandosi dalla zona. Soccorsa dalle tre donne, è stata quindi raggiunta dal personale operante.

Caccia al sospetto. Nel frattempo si sono avviate le operazioni di ricerca. Il sospetto è stato immediatamente notato e rintracciato a poca distanza del luogo della violenza da una pattuglia in servizio investigativo del Commissariato di Opicina. Repentino il fermo.

Sono quindi scattati una serie di accertamenti e riscontri, svolti anche dal personale della Squadra Mobile nel frattempo intervenuto, che ha provveduto a formalizzare le dichiarazioni della minore. La ragazza è stata ricoverata all'ospedale infantile Burlo Garofolo, dove è stata sottoposta al protocollo per le violenze. 

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