Rapina a Banne: i ladri hanno agito in due, erano un uomo e una donna. Ecco cosa sappiamo
Nella notte tra il 13 e il 14 novembre hanno imbavagliato e legato i coniugi Kocman
Sono stati in due, un uomo e una donna, a mettere a segno la rapina nella villa di Banne di Vojmir Kocman e della moglie Alenka Renar, imbavagliando e legando i due proprietari. L’episodio risale alla notte tra il 13 e il 14 novembre. Non è escluso, e solo le indagini della Squadra mobile potranno accertarlo, che all’esterno dell’abitazione ci fosse almeno un’altra persona, un complice che monitorasse la situazione.
Guardando al passato, è singolare che una donna faccia parte del gruppo che entra in azione e affronta direttamente le vittime. Era capitato – come nel caso Carli – che figure femminile avessero ruoli organizzativi, che facessero da palo.
Tornando alla rapina ai danni dei Kocman, dagli scambi fra i due malviventi il proprietario dell’abitazione ha ricostruito che si trattasse di persone di origine kosovara.
Un elemento che non è sfuggito a Kocman, che presiede e ha fondato la Koimpex, società leader nella fornitura di consulenza alle aziende dell’Est Europa operanti nell’industria del legno. I rapinatori sono entrati nel giardino della villa verosimilmente scavalcando il muretto.
Come avevamo già anticipato, sulla porta di ingresso non sono stati riscontrati segni di effrazione. Un dettaglio prezioso sul quale la Mobile sta lavorando. I ladri erano riusciti ad ottenere le chiavi di quella villa o erano in possesso di quale dispositivo che potesse aprire quella serratura senza lasciare traccia?
La Questura mantiene il massimo riserbo, ma è evidente che l’elemento delle chiavi possa indirizzare le indagini.
I rapinatori erano certi di avere un buon margine di fuga, visto che uscendo dalla villa hanno lasciato le vittime imbavagliate e legate. Solo ore più tardi, un familiare degli anziani, andando a ritirare qualcosa nella loro dependance, sentendo battere dei colpi si è accorto di loro, mentre cercavano di attirare la sua attenzione da dietro una finestra.
Gli accessi a Banne sono videosorvegliati. Le targhe transitate quella notte sono al vaglio degli inquirenti.—
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