Randstad vince la battaglia sugli interinali Callari: «Nuovi concorsi per stabilizzarli»

La sentenza del Consiglio di Stato dopo due anni di vertenza. A darne notizia lo studio che ha assistito l'agenzia

TRIESTE Si chiude dopo due anni la vertenza sul lavoro interinale in Regione. Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha confermato la decisione con cui il Tar del Fvg aveva dato ragione al ricorso di Randstad Italia, che aveva contestato l’assegnazione alla società Umana della gara d’appalto da 15 milioni per il lavoro somministrato nel Comparto unico.

La magistratura assegna dunque definitivamente a Randstad la gestione degli 87 lavoratori precari attualmente all’opera in Regione, ma l’assessore alla Funzione pubblica Sebastiano Callari approfitta per chiarire la sua contrarietà all’impiego di precari e per auspicarne la stabilizzazione attraverso una nuova stagione di concorsi.

La sentenza è del 18 gennaio ma a darne notizia ieri è stato lo studio legale Brugnoletti, che ha assistito Randstad nella controversia. I vincitori contestavano l’iniziale assegnazione a Umana, che aveva omesso di indicare che la formazione del personale sarebbe stata subappaltata a Umana Forma e Ial Fvg. Un’eventualità prevista dal bando, ma che doveva essere necessariamente esplicitata per dar modo di verificare i requisiti di questi soggetti. La sentenza chiude due anni di attesa, durante i quali l’aggiudicazione era stata annullata e la Regione aveva prorogato l’appalto precedentemente affidato all’agenzia Lavorint. Gli interinali continueranno ora a svolgere le stesse mansioni, ma lo faranno per conto di Randstad, ovvero di una delle agenzie interinali più grandi del mondo.

Callari promette comunque che la Regione non approfitterà dello sblocco della situazione per attivare nuove posizioni precarie. «Queste persone – dice Callari – lavorano da anni e in un caso da quasi un decennio. Se c’è una cosa che odio è il lavoro somministrato nella pubblica amministrazione, che non è certo un ambito di lavoro stagionale. Se questi lavoratori servono, vanno stabilizzati e spero sarà possibile farlo con la stagione di concorsi che si riaprirà presto».

L’assessore evidenzia infatti che «col lavoro somministrato la Regione non solo paga le persone come farebbe con altri contratti a tempo determinato, ma deve pure versare l’intermediazione all’agenzia, finendo dunque per spendere di più». —


 

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