Ramo appesantito dalla neve cade sul locomotore: treno con 150 passeggeri fuori uso in Croazia

L’incidente dipeso dal maltempo si è verificato fra Zagabria e Spalato. La bora ha costretto le autorità a interrompere diversi collegamenti anche via mare

Nelle vicinanze di Gospić il treno fermo e alcuni passeggeri scesi. foto Dalmacija Danas
Nelle vicinanze di Gospić il treno fermo e alcuni passeggeri scesi. foto Dalmacija Danas

Neanche fossero nel bel mezzo della Siberia di 90–100 e più anni fa. Brutta avventura per i circa 150 passeggeri che domenica pomeriggio (partenza alle 15) hanno viaggiato sul treno della linea Zagabria – Spalato.

Giunto nelle vicinanze di Gospić, capoluogo della regione della Lika, a est di Fiume, il convoglio è stato colpito in pieno da un grosso ramo, che ha ceduto sotto il peso della spessa coltre di neve.

Il ramo ha mandato in frantumi uno dei vetri del locomotore, con il treno che ha faticosamente raggiunto la stazione più vicina per poi venir fermato, in attesa di riparazioni. Tutte le persone sono dovute scendere, aspettando di imbarcarsi su pullman e proseguire il viaggio verso la destinazione finale, in Dalmazia.

Tre bus sono arrivati entro le 23, mentre il quarto e ultimo è finito imprigionato dalla neve in una località nelle vicinanze di Gospić e si è dovuto attendere uno spazzaneve per liberarlo dalla morsa color bianco.

È arrivato appena alle 2 e 30 di notte, con una quarantina di persone infreddolite e stanche ad attenderlo, tra cui non pochi bambini di 10 e 11 anni. La loro insegnante ha fatto di tutto per alleviare le sofferenze dei piccoli, distribuendo loro cibo e acqua.

Ci sono volute più di 3 ore, con i quattro bus che hanno affrontato neve e vento, per giungere a Knin, dove i bambini sono stati finalmente abbracciati dai genitori, che a bordo di auto li hanno portati a casa.

Sono stati momenti molto difficili, trascorsi in un ambiente invernale ed inospitale: i 150 passeggeri, prima della partenza per Knin, sono stati per ore sui pullman e non pochi hanno chiesto perché mai non fossero rimasti sul treno, sicuramente più comodo rispetto agli autobus.

Sia come sia, nessuno è rimasto ferito a causa della caduta del ramo, mentre la tratta che collega la capitale croata e la più grande città dalmata è rimasta chiusa al traffico ferroviario.

Disagi legati alla bora 

Il maltempo non ha colpito la sola regione della Lika, imperversando pure nell’Adriatico settentrionale e in buona parte della Dalmazia. Per via del forte vento di bora, il tratto di Litoranea adriatica fra Carlopago e Santa Maria Maddalena lunedì era transitabile solo alle auto. Tra Buccari e Carlopago non potevano circolare motocicli, autobus a due piani, vetture con roulotte e automezzi con teloni.

I refoli di bora hanno costretto le autorità a vietare il transito sul ponte di Veglia a motocicli, autobus a due piani e auto con roulotte al traino.

In tutto il Gorski kotar (Regione di Fiume) e in Lika era obbligatoria l’attrezzatura antineve.

Traghetti fermi

Sono risultati fermi agli ormeggi il traghetto della linea Zara – Lussinpiccolo, i catamarani delle tratte Fiume – Cherso – Lussinpiccolo, Fiume – Arbe – Novalja e Pola – Zara, come pure la piccola nave del collegamento Lussinpiccolo – Canidole – Unie – Sansego. —

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