Rallentamenti di 35 minuti sulla linea Venezia-Trieste

Anomalia al bivio san Polo: un macchinista ferroviario ha segnalato alla centrale operativa delle forze dell’ordine la presenza di giovani, non quantificati nel numero, nell’area. 
Bonaventura Monfalcone-05.05.2020 Bivio ferroviario-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-05.05.2020 Bivio ferroviario-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Treni a passo di marcia, nel tardo pomeriggio di oggi 28 gennaio,, sulla linea Venezia Trieste, che ha causato modesti ritardi per un’anomalia all’altezza del bivio San Polo. Un macchinista ferroviario, infatti, ha segnalato alla centrale operativa delle forze dell’ordine la presenza di giovani, non quantificati nel numero, nell’area. E, pare, il lancio di un sasso. Ma non si sa se contro i convogli, sui binari, la massicciata o semplicemente in aria. Fatto sta che la segnalazione ha comportato l’intervento in linea, cioè sul posto, di personale della Polizia ferroviaria di Monfalcone allo scopo di verificare la situazione e, successivamente, stilare un rapporto sull’accaduto.

Proprio la presenza di una pattuglia a terra, nel luogo dell’avvistamento, ha richiesto di far procedere i vagoni a passo d’uomo, al fine di garantire un operato in sicurezza per le forze dell’ordine. Che, una volta sul posto, non hanno rintracciato alcuno.

Il rallentamento dell’andatura dei convogli, a caduta, ha inevitabilmente comportato ritardi fino a 35 minuti su cinque regionali. Lo ha resto noto Trenitalia, altresì confermando la segnalazione del macchinista. Disagi, dunque, per pendolari e viaggiatori sui treni in transito al bivio San Polo, dalle 17.45 e fino alle 19.15 circa, orario di rientro della pattuglia alla stazione. Stando a quanto si apprende già in passato la Polfer aveva ricevuto segnalazioni, non formalizzate però in denunce, da parte di personale ferroviario, ma pure di cittadini, circa la presenza anomala di giovani nel tratto in questione, con più assiduità del fine settimana. Pare siano stati trovati dei sassi “incongrui” sulla massicciata.

Indagini dunque sono in corso per verificare la consistenza delle segnalazioni. Va ribadito che non sussistono, al momento, elementi che possano accreditare l’ipotesi di un lancio di sassi diretto contro i treni. —



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