Raid punitivo, notte di violenza a San Giacomo
TRIESTE Serata di violenza e inseguimenti a San Giacomo. È accaduto mercoledì a partire delle 21. La ricostruzione dell’accaduto è ancora in parte nebulosa, ma tra i testimoni non si esita a parlare di una «spedizione punitiva». Coinvolti un gruppo di quattro giovani kosovari e un ragazzo albanese. Proprio quest’ultimo risulta aver avuto la peggio.
Accorsi Polizia di Stato, Polizia locale e Guardia di finanza oltre all’équipe medica del 118. Il bilancio è di tre giovani feriti, di cui uno, l’albanese, portato al Pronto soccorso con una lesione al collo compatibile con un colpo sferrato utilizzando una catena. Nessuno, comunque, risulta in gravi condizioni.
La Polizia ha fermato e identificato almeno quattro persone, sulle quali poi sono stati avviati gli accertamenti per inquadrare le rispettive responsabilità. Ora il caso è anche all’attenzione del magistrato di turno della Procura.
La violenza, l’altra sera, è esplosa fra via Frausin e Campo San Giacomo. Un ragazzo albanese è rimasto a terra, mentre nella zona ha cominciato a radunarsi una piccola folla di curiosi composta da serbi, albanesi e anche da alcuni giovani triestini.
Qualcuno ha chiamato i soccorsi e i primi ad arrivare sono stati i sanitari del 118 con un’ambulanza seguita, da lì a poco, da ben tre volanti a sirene spiegate.
I soccorritori hanno prestato le prime cure, mentre gli altri quattro ragazzi coinvolti nel parapiglia avevano approfittato della confusione per darsi alla fuga.
Una delle persone presenti sul posto è andata incontro agli agenti del 113 al grido di «è stata una spedizione punitiva». I poliziotti sono subito riusciti a raccogliere indicazioni utili a risalire ai fuggitivi.
È scattata così la caccia al gruppo: dapprima diretta verso via Sebastiano Venier, per poi convergere su androna Cristoforo Colombo. Nel frattempo, sul posto è arrivata anche una pattuglia della Polizia locale con l’obiettivo di far allontanare il capannello di curiosi accorsi nelle vicinanze, tanto da impedire la circolazione su via San Marco: almeno una cinquantina di persone, decisamente troppe in base alle attuali normative anti-virus in vigore per evitare gli assembramenti .
Gli agenti delle Volanti, che si erano messi nel frattempo sulle tracce degli aggressori li hanno raggiunti, intimando loro di uscire dall’abitazione all’interno della quale si erano chiusi. I quattro giovani, alla fine, sono usciti dall’alloggio e poi sono stati portati in Questura.
Gli accertamenti sono proseguiti nelle ore successive e del caso si sta occupando, come detto, anche la Procura. Fino a ieri sera dalla Questura non erano ancora arrivate comunicazioni ufficiali su denunce, arresti o altri provvedimenti, ma in tal senso si attendono novità nel corso della giornata odierna. —
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