Ragusa venderà la sua aria in bottiglia

L’iniziativa della locale assoturistica. Perplessità e humor visti i prezzi astronomici per chi si ferma a bere sullo Stradun
Nell'immagine Corbis lo Stradun a Ragusa
Nell'immagine Corbis lo Stradun a Ragusa

L’idea è venuta ai responsabili della locale assoturistica e potrebbe essere realizzata nell’estate 2016. A Ragusa, capitale del turismo croato, si porranno in vendita bottiglie contenenti aria ragusea, definita pura e salubre, perché presente in un territorio dove gli impianti industriali sono rari.

L’aria sarà “fatta entrare” in confezioni da uno e da mezzo litro e, si badi bene, si tratterà di bottiglie che costeranno non poco, anzi. Da quanto è dato sapere (ne scrive la spalatina Slobodna Dalmacija), l’aria ragusea raggiungerà un prezzo di almeno quattro volte superiore rispetto ad una bottiglia con all’interno un litro di acqua naturale. Potrebbe insomma avverarsi la previsione degli abitanti del posto e dei turisti che, nel notare i prezzi astronomici di una tazza di caffè e delle bevande alcoliche e analcoliche servite lungo la Stradone, amano dire: «Vedrai che un giorno a Ragusa ti faranno anche pagare l’aria che respiri».

Detto, fatto. Contemporaneamente, secondo il citato giornale dalmata, a Ragusa sarà possibile anche acquistare bottiglie con acqua ragusea, ossia proveniente dal vicino fiume Ombla. La cosa attualmente non è realizzabile dato che Ragusa, tra tutte le città croate in riva al mare, è quella che ha i maggiori problemi con l’acqua potabile. Nel corso del 2014, ad esempio, sono stati ben 43 i giorni in cui ai ragusei e ai loro ospiti veniva raccomandato di bollire l’acqua prima del consumo. Ad ogni pioggia copiosa, l’Ombla si intorbidisce e agli abitanti della città di San Biagio non resta altro che armarsi di santa pazienza, far bollire quello che arriva dai rubinetti o recarsi nel più vicino negozio, acquistando l’acqua in bottiglie di plastica.

Alla municipalizzata Acquedotto Ragusa hanno confermato che nei mesi a venire comincerà la costruzione di un depuratore da sistemare nelle acque dell’Ombla. Avrà la capacità di rendere bevibili 490 litri d’acqua al secondo, progetto che nella sua prima fase contempla anche l’approntamento di due serbatoi, ciascuno di 500 metri cubi. Sarà un investimento pari a 50 milioni di kune, circa 6 milioni e 800 mila euro, con l’azienda appaltatrice che verrà scelta entro il prossimo primo giugno. Più della metà dei mezzi, è quanto trapela da palazzo comunale, saranno assicurati dai fondi dell’Unione europea e dal Demanio idrico croato.

Tornando alla bottiglia con acqua ragusea, così gli addetti ai lavori, dovrebbe costare sulle 20 kune, circa 2 euro e 60 centesimi, cifra che dovrebbe risultare più bassa se l’acquisto avverrà tramite la Dubrovnik card oppure acquistando la bottiglia in abbinamento con il biglietto d’ingresso per la passeggiata lungo gli storici bastioni della città.

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