Ragusa, tassa di soggiorno anche per le navi da crociera

Imposta in vigore dal 2021, importi crescenti in base al numero di passeggeri. Il sindaco: risorse aggiuntive da utilizzare per lo sviluppo del turismo sostenibile

Ragusa (Dubrovnik). Dopo che le navi da crociera sono state contingentate con l’obiettivo di distribuire equamente nell’arco della settimana il numero dei turisti nel centro storico, come del resto raccomandato dall’Unesco, a partire dal 2021 entrerà in vigore un’altra novità: sarà introdotta infatti la tassa di soggiorno anche per le navi bianche all’ormeggio o in rada. A deciderlo è stato nella sua ultima seduta il consiglio municipale: i proventi, è stato precisato, saranno utilizzati per migliorare le infrastrutture comunali. L’importo minimo sarà di 260 euro, a carico delle unità capaci di trasportare fra i 50 e i 200 passeggeri; si salirà a 666 euro per gli scafi con passeggeri compresi fra i 201 e 500; gli importi fissati arriveranno fino a massimi di 4.000 e poi 5.333 euro per i grandi cruiser, quelli che trasportano rispettivamente fra i 2001 e i 3.000 passeggeri, e quelli che ne ospitano oltre 3.000.

Ragusa si appresta a essere la prima città in Croazia a introdurre questo tipo di imposta, che del resto era stata annunciata già tempo addietro dal sindaco Mato Franković con l’obiettivo dichiarato di portare in cassa risorse finanziarie aggiuntive da utilizzare anche per lo sviluppo di strategie di sviluppo sostenibile del settore turistico. Per la sua decisione l’amministrazione cittadina ha ottenuto il consenso della Clia, l’associazione internazionale dell'industria crocieristica, con la quale la località dalmata collabora da due anni a questa parte.

Tornando alla precedente decisione di contingentare gli arrivi delle navi, l’accordo era stato raggiunto con la stessa associazione per intervenire sul sempre più forte problema del sovraffollamento turistico. Nella sua prima stagione di applicazione il provvedimento non ha creato disagi: gli accordi sottoscritti prevedono che nell’arco della settimana possano entrare in porto al massimo due navi al giorno, limitate a una in alcune giornate. Tradotto in cifre, si tratta di fare arrivare nel centro storico un mssimo di cinquemila passeggeri al giorno, contro i diecimila registrati quando si contavano anche un massimo di sette navi da crociera all’ormeggio contemporaneamente.

Ragusa ha risposto in questo modo anche alle richieste partite dall’Unesco di limitare il numero di arrivi, così da scongiurare il pericolo che la città potesse finire tra le località inserite nell’elenco del Patrimonio dell’umanità in pericolo.

Intanto Ragusa rimane indiscussa leader nel turismo crocieristico in Croazia. Lo scorso anno sono stati 640.000 i passeggeri giunti a bordo di 440 navi: cifre superiori del 5% rispetto a quelle del 2017, nonostante l’introdotta razionalizzazione degli arrivi. A livello di bacino mediterraneo invece Ragusa occupa la quinta posizione. —

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