Ragusa scrive a Boris Johnson: venite da noi, qui non c’è virus

La missiva del sindaco della città fortificata.Dalla costa latitano anche i turisti italiani mentre i più fedeli sono quelli tedeschi
RAGUSA. Attualmente in Croazia ci sono 760 mila e di questi 126 mila sono croati. La situazione non è malvagia ed anzi supera le previsioni, con gli esperti che indicavano per il 2020 una contrazione di presenze su base annua del 60–70 per cento. Invece siamo al 45 per cento.
 
I turisti più numerosi sono i tedeschi, ai quali la riesplosione del coronavirus in Croazia sembra non turbare affatto. Alle loro spalle, quanto a pernottamenti, ci sono gli sloveni, quindi gli austriaci, i cechi, i polacchi e gli ungheresi. Gli ospiti italiani costituiscono una nota dolente. Quest’anno, ad agosto, la Croazia non sarà invasa da ospiti del Belpaese ed è illusorio credere in qualche colpo di coda. Il quadro epidemiologico in Italia desta ancora preoccupazione e sicuramente, in riferimento ai turisti italiani, non ci saranno i numeri delle stagioni passate.
 
Il direttore dell’ Assoturistica spalatino– dalmata, Joško Stella, ha comunicato che si è al 53 per cento nei riguardi di un anno fa, con tendenza al rialzo. «Tutto dipende però dall’aumento o meno della cifra dei contagiati – ha detto – rincuora il fatto che i tedeschi non hanno mollato. Ne è arrivato il 96 per cento di quanto rilevato l’anno scorso. Si fa invece notare l’assenza degli ospiti britannici, rarefattisi nel 2020, per la disperazione degli operatori turistici di Spalato e dintorni. Il problema si fa sentire in special modo nell’estremo meridione della Dalmazia, in quel di Ragusa (Dubrovnik), dove i britannici costituiscono la carica più importante.
 
In considerazione delle notizie che arrivano dalla Gran Bretagna e relative alla possibilità di introdurre la quarantena obbligatoria per chi rimpatria e giunge dalla Croazia, il sindaco raguseo Mato Franković, ha scritto una lettera al premier Boris Johnson con la richiesta che per la Croazia vi sia un approccio regionale. «Ci sono regioni, come la raguseo–narentana – si legge nella missiva – dove il Covid-19 è un ospite abbastanza raro. A Ragusa e nelle immediate circostanze abbiamo solo tre persone positive al virus, mentre i turisti sono circa 8 mila. Caro premier, prima di adottare la misura dell’isolamento bisettimanale, dovrebbe capire che alcune regioni croate offrono condizioni di sicurezza ideali e possono venire visitate senza patemi d’ animo. La Raguseo–narentana è iuna di queste».
 
In base a quanto scrivono i media britannici, Croazia, Belgio e Lussemburgo potrebbero prossimamente venire aggregati alla Spagna che lo scorso week end è stata toccata dalla temuta misura cautelativa emanata da Londra. «Voglio ricordare che i britannici sono ospiti ormai legati da pluridecennali vincoli di amicizia alla città di Ragusa e alla sua regione – ha fatto presente Franković – le chiedo pertanto di riconsiderare la possibile decisione sull’introduzione della quarantena, che avrebbe effetti drammatici sul nostro settore turistico». —
 
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