«Ragusa resta sotto tutela Unesco»
Il ministero della Cultura croato ha voluto seccamente smentire le voci secondo cui la dalmata Ragusa (Dubrovnik) potrebbe perdere prossimamente lo status di città sotto tutela dell'Unesco.
Nel comunicato diffuso l'altro giorno, il dicastero ha dichiarato che Ragusa continuerà a figurare nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità, in cui è stata inserita nell'ormai lontano 1979. Nei giorni scorsi si erano rincorse le voci che parlavano di Unesco contraria al progetto che vedrà sul sovrastante monte Sergio la costruzione di un esteso campo da golf, con tanto di strutture ricettive di lusso.
Alla presenza del golf resort raguseo si è aggiunto anche il continuo andirivieni in questi anni di un alto numero di navi da crociera. Da queste imbarcazioni – e praticamente ogni settimana – sbarcano migliaia di crocieristi che vanno a visitare la città di San Biagio, aggiungendo ulteriore confusione ad una località (42,6 mila abitanti) già congestionata dai turisti.
Il ministero ha precisato che il progetto del monte Sergio non riguarda in alcun modo l'area in regime di tutela dell'Unesco, né i beni ritenuti Patrimonio dell'umanità. I dubbi sono venuti a galla di recente dopo la pubblicazione della proposta di bozza della competente commissione dell'Unesco, in cui si esortano le autorità locali di Ragusa a fermare i lavori di approntamento del “green“ e dei relativi villini, appartamenti, ristoranti e altro ancora, legati all'impianto sportivo.
Contemporaneamente è stato chiesto all'amministrazione cittadina di presentare il piano di gestione e quello turistico riguardanti la presenza di navi bianche di fronte agli antichi bastioni ragusei. Nel rimarcare che il Piano regolatore e lo studio di impatto ambientale del Golf resort tengono in massimo conto quelle che sono le esigenze e priorità nel proteggere il patrimonio storico–architettonico della città, il ministero ha aggiunto che nella sessione di giugno a Doha della competente commissione dell'Unesco, gli esperti della Croazia spiegheranno quanto fatto e quanto si farà nel tutelare l'antico nucleo storico di Ragusa.
Va ricordato all'uopo che dal 1991 al 1998, Ragusa si trovava nella lista del Patrimonio mondiale minacciato, quale conseguenza dei bombardamenti contro la città perpetrati dalle truppe serbo–montenegrine. Dopo anni di paziente e sapient* opera di restauro e recupero di quanto danneggiato (grazie anche al supporto degli esperti dell'Unesco), Ragusa è stata encomiata quale esempio di città dove la ricostruzione postbellica ha dato risultati più che lusinghieri.
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