Ragusa punta su Londra e States per far ripartire l’industria turistica
/ ZAGABRIA Potrebbero essere la dea Britannia e lo Zio Sam i salvatori della prossima stagione turistica in Croazia, stagione da cui dipende una buona fetta del Pil del Paese ex jugoslavo. Dopo un’estate di austerity (2020) ecco che quella 2021 potrebbe regalare maggiori soddisfazioni. Dati gli sforzi compiuti dal Regno Unito e dagli Stati Uniti per vaccinare i propri cittadini, non sorprende che i Paesi europei dipendenti dal turismo, Croazia e Grecia, siano stati tra i primi a tuffarsi proprio in quei mercati che ritengono possano, logicamente, essere forieri di grandi soddisfazioni nel fornire la “materia prima” del turista.
E Ragusa (Dubrovnik) non sta certo a guardare. Pienamente consapevole della nuova geografia turistica imposta dal Covid-19 il sindaco della città fortezza Mato Franković ha già avviato i suoi contatti e non solo con inglesi e americani, ma anche con gli israeliani che, tra l’altro, sono stati gli ultimi a bloccare i voli su Dubrovnik nel corso della seconda ondata pandemica. Maggiore speranza è riposta, come detto, negli inglesi e negli americani, e il sindaco ha già ricevuto la conferma che EasyJet, British Airways e Jet2Com voleranno con destinazione Dubrovnik nella stagione turistica entrante. Per gli Usa, ci si dovrà accontentare dei classici hub europei di collegamento in quanto il volo diretto Filadelfia-Dubrovnik quest’anno non sarà ripristinato.
«Abbiamo concordato tutto con gli inglesi - spiega al quotidiano Jutarnji List il vulcanico sindaco - anche se al momento si tratta di aspettare che i viaggi vengano rinnovati formalmente e legalmente, e abbiamo anche un accordo con la britannica Tui che porterà i passeggeri a Dubrovnik con i propri aerei. Noi stanno pianificando un forte marketing nel mercato britannico». «Per ora siamo ancora bloccati dal lockdown - precisa Franković “atterrando” sulla dura realtà croata - ma contiamo di essere pienamente operativi alla fine di giugno o all'inizio di luglio e le ricerche di mercato mostrano un grande interesse da parte dei turisti», conclude il primo cittadino, precisando che i primi accordi con il mercato statunitense sono già stati stipulati.
La compagnia di crociere svizzera Viking Cruises organizzerà ponti aerei su Dubrovnik per portare i turisti americani in città, da dove saliranno a bordo di navi bianche e salperanno per Spalato, Sebenico, Zara e ritorneranno a Dubrovnik. Secondo Franković, la Viking Cruises ha sviluppato rigorosi protocolli sanitari che ha già presentato allo staff nazionale e all'Istituto croato di sanità pubblica, che includono tamponi Pcr dei passeggeri prima di salire sull'aereo, nuovi test prima di salire a bordo di una nave da crociera a Dubrovnik e poi test giornalieri durante il viaggio.
I passeggeri rimarrebbero per un periodo della vacanza anche a Dubrovnik, ma questi formeranno una sorta di “bolla” o meglio gruppi di “bolle” che non potranno visitare la città liberamente o mescolarsi con i cittadini di Dubrovnik e gli altri turisti locali. Per loro ci saranno visite separate a musei e altre istituzioni culturali e di altro tipo. «Avevamo già programmato di iniziare con questi gruppi da febbraio, ma a causa della situazione con il virus, abbiamo rimandato tutto a marzo, quindi vedremo come sarà la situazione», ha spiegato Franković, osservando che l'arrivo di Viking Cruises sarebbe un grande passo avanti, dato che in Croazia è in vigore il divieto di crociera da sei mesi.
Il ministero del Turismo sta monitorando da vicino la situazione epidemiologica nei mercati turistici tradizionalmente più forti per la Croazia e finora le previsione sembrano buone. Certo è che l’organizzazione della stagione estiva richiederà che l'Unione europea prenda una posizione sul regime di attraversamento delle frontiere, con la Croazia che però è ancora fuori da Schengen. —
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