Ragazzino armeggia con la polvere pirica a Codroipo: l'esplosione gli dilania la mano

La deflagrazione si è sentita in tutta la cittadina. I primi soccorsi prestati da un vicino. I carabinieri all’opera per fare chiarezza sull’accaduto
Foto tratta dal Messaggero Veneto
Foto tratta dal Messaggero Veneto

CODROIPO Un ragazzino di Codroipo si è ustionato gravemente e rischia di perdere una mano a causa dello scoppio di polvere pirica che stava maneggiando in garage. L’infortunio è avvenuto nell’autorimessa di un condominio dove il giovane, che ha quattordici anni, vive con la madre.

Erano le 18 quando la deflagrazione, che si è sentita in tutta Codroipo, ha scosso il quartiere facendo uscire quanti erano presenti nelle palazzine che si allineano lungo tutta la strada. Si vedeva del fumo uscire dallo scivolo che porta ai garage – come riferiscono i testimoni - e subito si è pensato allo scoppio di una bombola o di una caldaia.

Riesce a dire appena poche frasi il vicino che per primo ha soccorso il ragazzo: se l’è visto venire avanti a chiedere aiuto, sfigurato dalla paura e dal dolore, e ha subito allertato i soccorsi.

Ma di chiamate ne sono arrivate tante, riferiscono i vigili del fuoco volontari del distaccamento di Codroipo, i primi a giungere sul posto con il responsabile Luigi Pezone. Si sono aggiunti i colleghi dal comando provinciale di Udine, con il perito Paolo Castellone, esperto in esplosivi. Nel frattempo sono arrivati anche l’elicottero e un’ambulanza del 118.

Dopo avere prestato le prime cure al ragazzino, che nell’incidente ha riportato un grave trauma alla mano e ustioni di secondo e terzo grado, il personale sanitario lo ha caricato sull’elicottero, affinché fosse trasportato all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, in attesa di essere trasferito ad altra struttura specializzata per questo genere di problematiche.

Messo in sicurezza il garage a cura dei vigili del fuoco, si sono protratti per diverse ore i rilievi da parte dei carabinieri della stazione di Codroipo, che hanno sentito diversi frontisti. Una vicina di casa ha accompagnato la mamma in ospedale, dove l’ha raggiunta anche il padre del ragazzino, che abita in un’altra località del Friuli.

Il giovane avrebbe dovuto sostenere l’esame di terza media uno dei prossimi giorni, presentando sulla piattaforma digitale la tesina che aveva pronta e già consegnata. Nel quartiere quasi nessuno lo conosce, se non per averlo visto girare in bicicletta con gli amici. In molti hanno tuttavia sostato per qualche minuto davanti alla casa dove è accaduta la disgrazia, dimostrandosi dispiaciuti e auspicando una rapida guarigione.

«Cose d’altri tempi – ha detto un anziano, scuotendo la testa –, quante ne abbiamo combinate, maneggiando materiali di quel genere. Ma l’esplosione non perdona».

Saranno comunque i carabinieri, con l’aiuto del perito dei vigili del fuoco giunto sul posto, a chiarire cosa sia esattamente successo in quel garage ieri pomeriggio . —


 

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