Ragazzi presi a calci e pugni da una banda di serbi

I cinque apostrofati e poi picchiati da alcuni giovani in via Carducci, tre i feriti La polizia ha raggiunto due dei presunti aggressori: l’accusa è di lesioni personali
Di Corrado Barbacini
Lasorte Trieste 04/01/10 - Rive, Sacchetta, Polizia, GdF
Lasorte Trieste 04/01/10 - Rive, Sacchetta, Polizia, GdF

Li hanno presi a botte senza motivo, solo perché hanno proseguito dritti per la loro strada senza badare a coloro i quali li stavano insultando. Picchiati di santa ragione. Uno è stato addirittura sollevato di peso e lanciato con violenza in mezzo alla carreggiata di via Carducci. Vittime dell’aggressione cinque ragazzi tutti abitanti nella zona di Pordenone. Tre i feriti: Luca M., 22 anni, Daniel A., 29 anni e Fabio C.C., 29 anni. Hanno riportato lesioni giudicate guaribili in una decina di giorni.

L’episodio, dai contorni non ben chiariti e tuttora oggetto di accertamenti da parte dei poliziotti della Volante, si è verificato sabato notte in via Carducci, non lontano dall’incrocio con via Crispi.

Gli agenti, durante una battuta successiva all’aggressione, hanno raggiunto anche due dei presunti aggressori. Si tratta di Jasmin Scopulovic, 24 anni, residente a Gorizia, noto alle forze dell’ordine per reati di droga; e di Nemanja Petrovic, 21 anni, abitante in via Pondares. Entrambi sono accusati di lesioni personali. Stavano assieme ad altri tre connazionali che, secondo le testimonianze, sono stati lontani dalla scena dell’aggressione.

La vicenda movimentata è iniziata come detto sabato, poco dopo la mezzanotte: a quell’ora è giunta al centralino del 113 una richiesta di soccorso per un’aggressione da parte di cinque persone nei confronti di un gruppo di ragazzi.

Arrivati sul posto, gli agenti hanno trovato i due aggressori e anche altri tre loro amici. Hanno spiegato di essere stati affrontati pochi minuti prima da un gruppo di stranieri, probabilmente serbi. La versione è stata confermata da altri due ragazzi, che pur non facendo parte del gruppo, avevano assistito alla scena violenta.

Subito sono scattate le ricerche della banda dei serbi. Che sono stati rintracciati dopo una decina di minuti dagli agenti di una seconda volante, non lontano dalla chiesa di San Spiridione. E mentre i poliziotti stavano domandando a loro i documenti, sono arrivati due dei cinque italiani che erano stati aggrediti.

Non hanno avuto dubbi: «Sì, sono stati loro a picchiarci», hanno detto. Hanno anche spiegato quello che era successo: attorno a mezzanotte, mentre stavano percorrendo via Carducci per raggiungere piazza Goldoni, qualcuno da una certa distanza li aveva apostrofati in malo modo. I ragazzi avevano proseguito per la loro strada. Ma giunti all’altezza di via Crispi gli altri li hanno raggiunti.

Daniel A. è stato colpito da una gragnuola di pugni alla testa e sul corpo. Fabio C.C. è stato raggiunto al capo da un’altra scarica di pugni. Luca M., intervenuto per difendere gli amici, è stato a sua volta preso a pugni. Colpito anche un altro giovane, Marco B. con altri calci e pugni. Ed è stato a questo punto che Daniel A. è stato sollevato di peso e poi gettato con forza sull’asfalto in mezzo alla carreggiata di via Carducci. Insomma, un vero e proprio parapiglia. Senza esclusione di colpi. In cui ad avere la peggio sono stati appunti i tre ragazzi che non avevano fatto nulla di male, se non evitare di rispondere alla provocazione degli altri.

Come detto i tre feriti sono stati raggiunti da un’ambulanza del 118 che li ha accompagnati all’ospedale di Cattinara dove sono stati medicati e dimessi solo all’alba.

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