Raffiche troppo forti, stop al Molo Settimo

Le forti raffiche di bora registrate ieri mattina a Trieste hanno costretto Trieste marine terminal a sospendere l’operatività del Molo Settimo sin dalle 7 in poi, per ragioni di sicurezza. Una decisione, fanno sapere dal terminal, presa nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti che dispongono l’obbligo di interrompere l’attività qualora la velocità del vento superi la soglia massima prevista per operare in maniera totalmente sicura.
La sospensione, nonostante fosse inoltre stata ipotizzata già mercoledì pomeriggio nel caso di condizioni meteo avverse, non è però andata giù alla Confartigianato triestina. Che, infatti, ieri ha sollevato la questione attraverso il proprio direttore e segretario generale Enrico Eva, il quale - a nome dell’associazione di categoria - ha manifestato il suo pensiero attraverso una comunicazione ufficiale inviata oltre che a Tmt anche all’Autorità portuale e pure a Confindustria. «Chiediamo un incontro chiarificatore con Tmt e l’Authority - ha spiegato poi lo stesso Eva -, perché ci chiediamo se non si sia trattato in questo caso di interruzione di pubblico servizio considerato che c’è sì un terminalista concessionario ma il Molo Settimo è pur sempre proprietà demaniale». Il dirigente della Confartigianato di Trieste rileva come a suo avviso «la chiusura del terminal è stata immotivata - afferma - viste le condizioni meteo non di emergenza per Trieste. Inoltre, abbiamo ricevuto la comunicazione ufficiale scritta sulla decisione di sospendere l’attività tre ore dopo l’inizio dello stop, disposto già dalle 7. Nella provincia di Trieste ci sono 250 trasportatori che io nella fattispecie rappresento - sottolinea Eva -, ed è necessario avvisarli per tempo. Peraltro c’è anche chi è giunto qui dopo essere partito dalla Germania. Ricordo poi che questi lavoratori sono pagati a chilometro, non a giornata».
Alla luce della sospensione dell’operatività, ai trasportatori è stata quindi data l’indicazione, da parte del personale del terminal, di ritornare il giorno successivo, cioè oggi, per le operazioni di carico e scarico. Eva, però, non ci sta e allarga il discorso: «Mentre in altri porti l’operatività è garantita 24 ore su 24, al Molo Settimo l’orario per l’accesso dei camion era dalle 7 alle 21 e ora è stato ridotto dalle 7 alle 18.15: in un momento di crisi - conclude il direttore della Confartigianato -, invece, bisognerebbe ampliarlo perché i committenti scelgono i porti anche in base agli orari». (m.u.)
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