Raffica di nuove aperture in città

Dalla pizza ai ravioli, molte le realtà da poco inaugurate o in rampa di lancio

Raffica di locali nuovi aperti a Trieste, tra imprenditori del posto e chi arriva da fuori città per investire soprattutto nelle vie del centro. Piadine, pizza, fritto, ravioli, birra e vino sbarcano con nuove proposte, compresa l’ormai richiestissima via Torino.

Al via in piazza Verdi “La Piadineria”, catena nazionale con 185 ristoranti avviati in 40 città. Dietro il bancone due giovani. «Tutta la settimana siamo aperti fino alle 22.30, venerdì e sabato fino alle 23.30 – ricordano –. Abbiamo iniziato piano, ma notiamo un incremento costante di clienti». Inaugurerà il 21 giugno Assaje, in via Torino, pizzeria gourmet e friggitoria napoletana, un marchio creato da Giancarlo Santopaolo. «Siamo gli stessi della Trattoria Caprese – spiega Marco Di Giovanni, uno dei soci – punteremo su impasti ad alta digeribilità, su prodotti slow food, su ottime mozzarelle di bufala e sulla frittura partenopea. Come napoletani abbiamo già attività a Trieste e ci troviamo molto bene. Aspettiamo tutti per aprire i battenti ufficialmente alle 20 il 21 giugno». Il locale di circa 200 metri quadrati, ex Motonave, è stato completamente ristrutturato e ripensato grazie allo studio di architetti Metroarea. L’altro ieri le porte aperte per gli ultimi ritocchi hanno attirato la curiosità di tante persone che passeggiavano sulla via, pronte a sbirciare all’interno per dare un’occhiata in anticipo alla novità della zona.

Lavori ancora in corso invece in due diversi punti. In via San Nicolò 22/A il grande cartello “work in progress” annuncia l’avvio a breve per Beercolò, ex Masè, che come cita l’insegna propone “Emozioni, vini, birra e aperitivi”. Sono apparsi da poco poi alcuni cartelli in uno spazio di via Trento, all’angolo con via Valdirivo, per il “GioVINOto”, in questo caso con un intervento realizzato dallo studio di architettura Gasperini. Dando uno sguardo agli interni dalle vetrate, il cantiere sembra alle prime battute.

E tra chi ha aperto da poco, gli affari vanno bene, come confermano gestori e titolari di locali in centro, ma anche un po’ più lontano, come a San Vito o San Giacomo. Soddisfatti dopo poche settimane dall’avvio i ragazzi di Cemut, piccola osteria friulana, enoteca nata in via Capitelli 11, che sfrutta anche lo spazio esterno della vicina piazzetta e propone un’ampia offerta di calici e anche stuzzichini, tra prosciutti, formaggi e frico. Di recente apertura e con un riscontro positivo da parte dei clienti anche Ottosedici Bistrot, in via Locchi 20, disponibile ogni giorno dalle 7.30 alle 15 e il sabato solo alla sera. «Puntiamo tutto sui pranzi – sottolinea dalla cucina Edoardo Biagiotti – l’80% sono persone che lavorano nei dintorni e che qui possono usufruire dei buoni pasto. Credo che la scelta ideale sia offrire la qualità, scelgo personalmente i prodotti, sempre freschi e amo presentare anche la pasta fatta in casa. Da qualche settimana vedo che stanno arrivando parecchi clienti dal centro e da altre zone, che quindi vengono apposta per mangiare da noi, e questo ci fa grande piacere».

Da qualche settimana anche tra i ristoranti cinesi in città è spuntata una nuova proposta, dedicata prevalentemente ai ravioli, in via San Giacomo in Monte 18. Il nome è “Da Lina”. «L’idea alla base di questo progetto deriva dal fatto che a Trieste non c’era ancora un luogo specializzato nei ravioli – racconta Qunweu, la proprietaria – e poi a noi piacciono molto. Li prepariamo secondo tre tipi di cottura, alla piastra, bolliti e al vapore, con dieci varianti e altrettanti ripieni, come maiale, manzo, pollo, verdure o gamberetti». Tra le più zone richieste da imprenditori del settore resta comunque in vetta Cavana. «La più desiderata in assoluto – ricorda Andrea Oliva, presidente della Fimaa regionale e provinciale – che continua ad attirare l’interesse di chi desidera avviare attività del ramo della ristorazione». (mi.b.)

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