Raffica di lettere all’antrace, nuovi guai per Deganutti

Gerardo Deganutti, il sedicente capo del Pot (Prima organizzazione triestina), detenuto al Coroneo, torna a far parlare di sè. Dopo l’annuncio di avere una sua verità sull’omicidio dell’assessore...

Gerardo Deganutti, il sedicente capo del Pot (Prima organizzazione triestina), detenuto al Coroneo, torna a far parlare di sè. Dopo l’annuncio di avere una sua verità sull’omicidio dell’assessore socialista Eraldo Cecchini avvenuto nell’aprile del ’91, questa volta tira in ballo - assieme ad altri personaggi - l’avvocato Alberto Kostoris, o meglio l’incendio che aveva distrutto, nel mese di gennaio dello scorso anno, lo studio a Cervignano del legale. Deganutti è accusato dal pm Giorgio Milillo di aver spedito a Kostoris una lettera contenente un ritaglio del Piccolo con l’articolo relativo al rogo sul quale era stata tracciata la scritta “sporco ebreo”. Insomma quella di Deganutti è stata una sorta di partecipazione e di adesione all’atto intimidatorio messo a segno nei confronti di Kostoris che è l’avvocato della Comunità ebraica di Trieste. All’interno della busta c’era la solita polverina spacciata per antrace. Da aggiungere che le indagini sul rogo al momento non hanno portato a nessun risultato. L’ex capo del Pot - per questa vicenda - comparirà in aula davanti al gip Luigi Dainotti il prossimo 22 dicembre. Sarà assistito dal difensore storico, l’avvocato Giovanni Di Lullo.

Ma parti offese delle lettere all’antrace riconducibili a Deganutti - oggetto della mesesima udienza - sono, in questo fascicolo, anche Roberto Giurastante, presidente del movimento Trieste Libera, Chiara Vigini, presidente dell’Irci, Roberta Tarlao, assessore provinciale e infine Igor Dolenc, vice presidente della giunta provinciale. Tutti hanno ricevuto la busta con la polverina. E tutti sono stati minacciati. Infatti non si è trattato solo dell’invio delle buste «all’antrace» ma anche di minacce e di episoidi che configurano la violazione della legge Mancino.

Proprio su questa questione delle buste all’antrace con i ritagli di giornale qualche tempo fa Rosa Maria Putrino, il magistrato di sorveglianza, aveva deciso il black out alla corrispondenza di Deganutti. (c.b.)

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