Raffica di bollette per le seconde case di Grado
GRADO. Anche il Comune sotto la scure del Consorzio Bonifica della Bassa Friulana. È scaduto ieri il termine di pagamento della tassa 2013 che per tanti è stata una incredibile sorpresa poiché non avevano mai pagato nulla in precedenza. Tra l’altro anche chi già versava la quota annuale, se l’è pure vista aumentata. Per tutti c’è stata inoltre la novità che a riscuotere c’è Equitalia, cosa che mette particolarmente paura tant’è che, crediamo, tutti hanno pagato. Qualcuno ha inoltre scelto la strada del ricorso alla commissione tributaria.
Per tutti questi motivi, pur se gli importi sono per i singoli piuttosto bassi, ci sono state un numero incredibile di proteste e di telefonate al Consorzio. Il Comune si è visto arrivare una notifica di 10mila 165,70 euro da versare o in un’unica soluzione oppure in quattro rate con scadenza a fine luglio, settembre, ottobre e novembre. Date le attuali disponibilità di cassa è stato deciso di assumere per il momento l’impegno per la spesa delle prime due rate.
Le aree interessate all’intervento del Consorzio Bonifica Bassa Friulana vanno dal Parco delle Rose a Città Giardino e sino a Pineta e Primero. Naturalmente interessati sono anche le frazioni agricole di Fossalon e Boscat. In questo contesto troviamo diverse aree comunali come quelle della Sacca dove ci sono i parcheggi e gli impianti sportivi, palazzetto dello sport compreso.
E ci sono pure le aree in zona campeggi. Ecco il perché di questa importante cifra che il Comune deve pagare. Pare che rispetto al 2012 l’importo sia aumentato di circa 2 mila euro, in parte per l’incremento del canone stabilito dalla Regione e in parte dopo l’attenta e scrupolosa verifica dei terreni effettuata dal Consorzio Bonifica Friulana. Attività censuaria che ha portato il Consorzio a individuare un bel po’ di utenti che sino ad ora non avevano mai pagato.
Ma quanti sono i residenti costretti a pagare questo canone o tassa come lo chiamano tutti calcolando anche quelli che risiedono nei condomini? Il direttore del Consorzio Bonifica Bassa Friulana, Luca Gargioli precisa che si tratta di ben 10 mila unità abitative che portano nelle casse del Consorzio circa 130 mila euro annui, tanti quanti vengono spesi con i costi dell’energia elettrica e le manutenzioni dei vari impianti, idrovore in particolar modo (“non possiamo fare utili ma solo raggiungere il pareggio”, spiega il direttore). Importante è spiegare ancora una volta che il Consorzio Bonifica si occupa dello smaltimento delle acque meteoriche che vengono fatte defluire in laguna.
Nonostante tutte le informazioni date, poiché si fa sempre riferimento ad aree occupate da abitazioni, non convince, però, il fatto che i condomini debbano pagare anche in base al numero di appartamenti. Le acque meteoriche accumulate in un terreno, che sopra ci sia una sola casa o un condominio di 7 piani, sempre quelle sono.
Eppure l’ultima legge regionale prevede tutto questo, cioè il calcolo sulla rendita catastale del condominio, e pure gli aumenti.
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