Radikon: «C’è da adattarsi al nuovo clima. Altrove in Italia si lavora già sui versanti esposti a nord»
Il titolare dell’azienda di Oslavia: «Situazione non grave ma le cose stanno cambiando. Da valutare forse zone finora non interessanti»
GORIZIA «Il clima sta cambiando, è sotto gli occhi di tutti, e anche noi viticoltori un po’ alla volta ci stiamo evolvendo: in futuro valuteremo magari versanti delle colline finora non ritenuti interessanti». A dirlo è Saša Radikon, dell’azienda Radikon di Oslavia, una delle storiche realtà dell’altura sopra Gorizia celebre soprattutto per la Ribolla gialla. Un’area che, come del restoaltre nel Collio, grazie al terreno argilloso è in grado di contenere naturalmente molta acqua e dunque resistere meglio rispetto ad altri ai periodi di siccità, ma che inevitabilmente sta iniziando a soffrire questa stagione eccezionale.
«Nel 1993 ero ancora troppo giovane, l’annata 2003 invece me la ricordo estremamente bene, è stata simile a questa dal punto di vista del caldo e della siccità, e arrivammo alla vendemmia con acini di dimensioni ridottissime – dice Radikon -. Erano anni che non ci trovavamo nelle condizioni, come stavolta, di dover bagnare le viti rimpiazzate o quelle nuove: dopo un primo slancio arrivato a maggio, quando ha piovuto, ora le piante crescono con molta calma, la situazione non è ancora gravissima, ma è chiaro che se dovesse continuare a mancare la pioggia, sarebbe un vero problema».
Radikon ricorda come mediamente nella zona di Oslavia il mese di maggio abbia sempre portato tra i 120 e i 180 millimetri di pioggia, fermatisi a 35 in questo 2022. Se l’assenza di acqua, da un lato, permette di limitare la diffusione delle malattie, dall’altro ci si attende di avere vini più concentrati, che però soprattutto in alcune zone (quelle di pianura) rischiano di perdere di acidità. «Di certo il clima sta mutando, e tutti dovremo adattarci – conclude il produttore -. Ora, per esempio, alcuni versanti diventano più interessanti: in passato si coltivava solo su quelli esposti a sud sud-est, ora si può puntare anche a sud-ovest o ovest. Così come in alcune zone d’Italia stanno già lavorando persino sui versanti nord».
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