Raddoppio della linea Udine-Cervignano: pronto il progetto di Rfi

Lo studio inviato alla Regione: opera da 350 milioni di euro Si prevede anche l’eliminazione dei passaggi a livello



Dopo i clamorosi ritardi e le cancellazioni che hanno interessato la linea Udine-Cervignano nei giorni scorsi torna alla ribalta il tema del raddoppio della linea ferroviaria e la contestuale eliminazione di molti passaggi a livello.

Rete Ferroviaria Italiana fa sapere che si è già mossa per tentare di risolvere la questione e che «è stata completata e presentata in Regione la progettazione del raddoppio preliminare della linea Udine – Cervignano. L’intervento è inserito nel contratto di programma Rfi-Ministero delle infrastrutture e trasporti. Il costo a vita intera (Cvi), cioè l’importo che tiene conto delle possibili variazioni future, per l’opera è di 350 milioni di euro, di cui 5 già finanziati».

Da molti anni ormai, studenti e lavoratori cervignanesi lamentano i disagi, «anche derivanti dai tempi di percorrenza, che non sempre sono adeguati a un tracciato in pianura». In effetti i 29 km sono percorsi in un tempo superiore, rispetto per esempio, a una tratta della stessa distanza, in pianura e con una eguale fermata intermedia come la Cervignano – Latisana.

«Da non dimenticare poi che la linea è di fondamentale importanza per i turisti austriaci che desiderano raggiungere Aquileia e Grado, arrivando a Udine con gli Eurocity e cambiando poi treno e usufruendo della Udine – Cervignano», interviene il sindaco Gianluigi Savino che sottolinea come la linea «sia obsoleta e che necessiti di un intervento al più presto». Il primo cittadino richiede «un maggiore coinvolgimento dei Comuni interessati per lo studio dei lavori di progettazione, sia da parte della Regione, sia da parte del gestore della rete Rfi».

Il binario unico riduce di molto la velocità, visto che molto spesso il treno che viaggia in una direzione deve fermarsi e dare la precedenza ad altro che transita sullo stesso binario in direzione opposta. Possibili problemi di sicurezza, che devono essere scongiurati moderando la velocità, a scapito di un servizio che potrebbe essere più veloce.

E poi ci sono i passaggi a livello, numerosissimi, che oltre a mettere alla prova la pazienza degli utenti della strada, necessitano di una manutenzione costante, e in ogni caso impongono uno stato di attenzione costante, nel caso di furbetti che vogliano intrufolarsi ugualmente tra le sbarre. Una serie di contingenze che devono essere migliorate, tenendo conto che la sicurezza e la velocità vanno di pari passo e un tracciato più sicuro di quello attuale permetterebbe velocità di più elevate. Non sono mancate delle migliorie negli ultimi anni con una maggiore frequenza in determinate fasce oraria e l’introduzione dei convogli che fanno servizio anche di domenica, ma restano i nodi infrastrutturali.

Ulteriore importanza la linea l’ha acquisita da circa due anni a questa parte con l’attivazione della fermata di Trieste Airport che connette la ferrovia all’aeroporto. Ed è proprio la tratta Udine-Cervignano è quella che consente ai cittadini udinesi di raggiungere lo scalo aeroportuale regionale. «La soppressione di quasi tutte le fermate intermedie ad eccezione di Palmanova, non consente il raggiungimento dell’aeroporto da chi risiede nei centri più piccoli», come sottolineato dal sindaco di Bagnaria Arsa, Cristiano Tiussi, che auspica «la riapertura delle fermate soppresse nel 2013 e quindi lo sfruttamento dell’infrastruttura come metropolitana leggera». Il primo cittadino lamenta inoltre il fatto che il «progetto Rfi è stato depositato in Regione, ma non è stato ancora inviato ai comuni per la discussione». Una delle questioni più importanti per il sindaco Tiussi è la risoluzione dell’annosa questione del passaggio a livello di via Roma, «con una soluzione in trincea e in tunnel in corrispondenza dell’abitato di via Roma, risolvendo così il problema del trafficatissimo passaggio a livello di via Roma». —

Riproduzione riservata © Il Piccolo