Raccolto e subito nascosto il mais ogm di Pordenone
Gli uomini della Forestale regionale hanno già provveduto a mietere i tre ettari di mais ogm seminato da Giorgio Fidenato a Fanna. Il granoturco è stato trasferito in un luogo top secret e rimarrà al sicuro in attesa che la sentenza diventi definitiva

PORDENONE
Erano pronti a una nuova incursione, ma sono stati battuti sul tempo. Ieri sera gli uomini della forestale della Regione hanno raccolto il mais transgenico seminato a Fanna impedendo ai no global di distruggerlo. «Il tribunale, con il decreto penale di condanna, ha riconosciuto che quello che abbiamo fatto distruggendo il campo di Vivaro era giusto. A questo punto vogliamo che il campo di Fanna sia distrutto o ci dovremo pensare ancora noi» aveva dichiarato ieri mattina Luca Tornatore, attivista dell’associazione Ya Basta che raccoglie i disobbedienti del Nordest.
La giustizia, però, per una volta è stata più rapida. Ieri sera prima delle 19, uomini della forestale regionale con una trebbiatrice e due carri per la raccolta – il tutto sotto l’occhio vigile di polizia e carabinieri - hanno provveduto a mietere i tre ettari di mais ogm seminato da Giorgio Fidenato a Fanna.
Il granoturco è stato trasferito in un luogo top secret e rimarrà al sicuro in attesa che la sentenza diventi definitiva. Il giudice Piera Binotto, dopo aver emesso il decreto penale di condanna nei confronti di Fidenato (che prevede confisca e distruzione del raccolto nonché una sanzione da 25 mila euro), ieri ha nominato Luca Bulfone, direttore centrale alle risorse agricole, naturali e forestali della Regione, custode giudiziario. «Ho l’incarico di provvedere alla raccolta del mais e di conservarlo in un luogo adatto in attesa che si concluda l’iter giudiziario» confermava nel pomeriggio Bulfone.
Quando? I fatti, in questo caso, hanno preceduto anche le parole. Intono alle 19 personale della forestale, lo stesso Bulfone e il direttore dell’Ersa – braccio operativo della Regione -, Mirko Bellini, hanno raggiunto il campo incriminato e provveduto alle operazioni di trebbiatura e raccolta. Sul posto anche carabinieri e polizia – che fin dalla mattina presidiavano il campo per il timore di incursioni da parte dei disobbedienti – che hanno seguito le operazioni.
«Affidare la custodia alla Regione e all’Ersa è come dare il sangue a Dracula. Questi enti non hanno avuto una posizione neutra nella vicenda» tuonava nel primo pomeriggio Fidenato. Ma lo stesso agricoltore poche ore dopo si è ricreduto. «Mi hanno assicurato che il mais, raccolto in granella – spiega -, sarà essiccato. Questo consentirà al raccolto di mantenere le sue proprietà inalterate».
RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video