Raccolta rifiuti con mastelli e microchip: a Gorizia la rivoluzione slitta al 2026

A breve la raccolta cambierà nei quartieri di Montesanto e San Rocco-Sant’Anna, mentre il calendario slitta al 2026

Francesco Fain
I mastelli che hanno l’obiettivo di migliorare la percentuale della raccolta differenziata.
I mastelli che hanno l’obiettivo di migliorare la percentuale della raccolta differenziata.

GORIZIA «I goriziani residenti nei quartieri in cui è stato introdotto il mastello con il microchip si stanno abituando al nuovo sistema. Non ci sono più, così, tanti cumuli di sacchi neri con il bollino arancione. Il metodo sta funzionando ed, in larga parte, è stato digerito».

A dirlo, con evidente soddisfazione, è Isontina Ambiente. L’effetto è una città più ordinata e pulita: inoltre, a breve, si percepiranno anche gli effetti “quantitativi” di questo sistema che punta a migliorare la raccolta differenziata. Ma c’è anche un’altra novità, che viene illustrata da Francesco del Sordi, assessore comunale all’Ambiente.

Stretta sulla raccolta differenziata a Gorizia: i sacchi irregolari restano in strada
I sacchi neri di rifiuti non raccolti e con il bollino “Non conforme”. Foto Marega

 

I refrattari

«Confermo che le cose si stanno mettendo per il verso giusto. Certo, continuano ad esserci quelli che definirei i “refrattari a prescindere” ma i dati positivi sono preponderanti, per fortuna - premette -. Inizialmente, il progetto prevedeva di estendere tale metodo a tutta la città entro quest’anno. Ma essendo un’operazione molto impegnativa abbiamo deciso di diluire il calendario». In che maniera? «In sostanza, a breve, il nuovo sistema verrà allargato ad altri due quartieri che corrispondono, grossomodo, a Montesanto e San Rocco-Sant’Anna.

Lo slittamento in centro

Il centro cittadino (che resta l’unico in cui il mastello taggato ancora non c’è) sarà interessato al cambiamento solo nel 2026 perché, come ho ripetuto più volte, il 2025 è come non ci fosse. La Capitale europea della cultura porterà in dote altre priorità». Ovviamente, fa sapere Del Sordi, verrà messa in piedi una campagna informativa degna di questo nome per i due nuovi quartieri. «Rispetto a Lucinico e Piedimonte, la cui sperimentazione partì in piena era Covid-19, ci saranno incontri, attività informative, video, avvisi inseriti nelle cassette della posta». L’obiettivo, insomma, è di disinnescare coloro che affermano, sempre, che non “sapevano nulla”.

la ripartenza di isontina ambiente
Mastelli dotati di microchip per aumentare la differenziata
Il centro-rifiuti di Moraro

Sistema migliorato

Prosegue Isontina Ambiente, per bocca dell’amministratore unico Giulio Severo Tavella: «Il sistema, nei quartieri interessati, è migliorato tantissimo. Ora abbiamo il mastello taggato nelle aree A e F della città. A brevissimo - spiega - partiremo con la distribuzione dei contenitori e con la campagna di comunicazione nelle aree B e D. La Giunta comunale ha già approvato la delibera di indirizzo. Per ora, rimarrà escluso il centro (le aree C e E) fino a tutto il 2025. Confermo che adotteremo il mastello, anche in queste zone, solamente nel 2026. Nell’arco di quest’anno fattureremo la tariffa puntuale in sette Comuni sui 28 (tre sono nel territorio giuliano) che gestiamo. Altri Comuni hanno dato il via all’iter ma, oggi, continuano ad essere tariffati con la quota normalizzata».

Gli obiettivi da raggiungere

Questo metodo, ha spiegato più volte la società partecipata, è stato scelto per raggiungere più obiettivi: ridurre la produzione di rifiuto secco aumentando la quantità di raccolta delle frazioni riciclabili; monitorare le abitudini di conferimento dei cittadini per tarare il servizio sulle loro esigenze; contribuire al miglior decoro urbano; fornire un contenitore che, essendo dotato di sistema anti-intrusione, risolve il problema dei ratti e degli altri animali opportunisti; eliminare il problema di esaurimento anticipato della fornitura annuale dei sacchi gialli».

La prima fase

La prima fase, come si rammenterà, ha riguardato l’area A che comprende (indicativamente) i rioni di Sant’Andrea e Piedimonte. Poi, si è passati a Lucinico. Le regole appaiono ferree ma, in realtà, ci sono alcune deroghe, volte a semplificare la vita al cittadino. «Se il mastello è semiaperto perché contiene più rifiuti va bene. Non sono consentiti, invece, i sacchi appoggiati a fianco o sopra il contenitore perché non si riesce a risalire all’identità di chi li ha depositati», fa sapere nuovamente l’ufficio stampa di Isontina Ambiente.

Altra possibilità: in determinate condizioni, in caso di famiglie numerose con presenza anche di (tanti) animali domestici, c’è la possibilità di ottenere un secondo mastello.

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