Quelle magie di carta create da Annalisa che incantano i piccoli

Nei laboratori dell’artista Metus nascono teatrini, boschi  e altre creazioni tridimensionali realizzate con baby artisti

TRIESTE Graziose coroncine di fiori, piccoli teatrini incantati e fitti boschi fiabeschi. Tutti rigorosamente creati con la carta e in 3D. «Nella costruzione di un pop-up c’è un momento magico in cui i bambini capiscono il senso di quello che stanno facendo e diventano padroni del loro lavoro, capaci di apportare modifiche, ma anche di riparare se qualcosa si rompe», spiega Annalisa Metus, musicista e paper engineer, ideatrice di piccole e grandi creazioni tridimensionali di carta, scenografie, installazioni e libri d’artista.

Domani, domenica 21 luglio, dalle 17 in poi nella cornice di Barbacan Produce - la manifestazione dedicata ad artisti e artigiani ospitata all’ombra dell’Arco di Riccardo e nelle stradine vicine - Annalisa esporrà alcune delle sue opere in un mercatino. «Lasciandosi per una volta da parte lavori di grandi dimensioni, ho creato per l’occasione qualcosa che sarà possibile acquistare, come le “Piccole storie fatte di niente”, teatrini in cui si possono realizzare scene che vanno indagate dal bambino e raccontate dall’adulto».

Per Annalisa il suo lavoro è «un grande divertimento» che tiene viva una passione nata lontano nel tempo. «Ho sempre disegnato tantissimo e fin da piccola giocavo con la carta e con i modellini. Insomma, pasticciavo parecchio. Poi ho studiato architettura e, anche se non ho terminato gli studi, ho imparato a progettare e a essere più metodica in quello che facevo».

In seguito Annalisa si è diplomata al Conservatorio, in canto lirico e ha studiato la musica elettronica. «Per la mia tesi finale ho realizzato un bosco pop-up interattivo ed è stato allora che ho capito che era quello che volevo fare».

Così per l’artista triestina sono iniziate numerose commissioni per spettacoli, mostre, ma anche per festival come il Wunderkammer - la Rassegna internazionale di musica antica per cui oggi Annalisa si occupa della sezione dedicata ai bambini. E poi ci sono i laboratori di pop-up che ripartiranno da settembre nello studio di via dei Capitelli 6.

«Non ho paura di lavorare anche con bambini molto piccoli, dai 4 anni in su - spiega Annalisa -. Non si rendono conto della difficoltà di quello che fanno e sono molto più rilassati rispetto ai ragazzini più grandi. Io dico loro che quello che stanno per fare è complesso perché sappiano che stanno portando a termine una cosa di cui andare orgogliosi. Se dai delle istruzioni molto chiare, i bambini ti seguono con fiducia senza farsi troppe domande».

Ma con quali strumenti si realizzano i pop-up? «Durante i laboratori si usano materiali semplici, che fornisco io: cartoncini, colla, forbici, matite, tappeti da taglio. Per le mie creazioni più grandi utilizzo una pressa e un plotter».

Annalisa è anche una super mamma, di Ruben, 4 anni, e Ludovico di 8. «In realtà il primo pop-up l’ho creato con Ludovico, quando era piccolino. E ora disegna molto bene, meglio di me! Ruben, invece, sta appena iniziando».

Informazioni alle pagine facebook Annalisa Metus- unfolding paper stories/ Barbacan produce. —




 

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