Quelle giornate al rifugio Premuda tra “gnochi e patate in tecia” sulle panche di legno avvolte dal fresco
Ricordo di quello che è stato un totem per i triestini: famiglie, amici e gruppi di rocciatori a mangiare e sorridere

Alcune immagini del rifugio Premuda oggi e dei dintorni (Lasorte)
TRIESTE Bastava chiudere gli occhi, lasciarsi dolcemente cullare dalla macchina di papà e mamma, con i capelli ancora bagnati e con addosso l’odore di
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