Quella telefonata dalla Valcellina prima del massacro nel castello

L’ultima a sentire la contessa Cassis Faraone è stata l’amica Christalnigg Cigolotti: «Era serena»

Famiglia sterminata in un castello: la contessa Cassis Faraone uccisa assieme al marito e al figliastro


Una delle ultime chiamate per la contessa Margherita Cassis Faraone – uccisa giovedì nel castello di Bockfliess dal figliastro Anton Goess – è partita da Montereale Valcellina. A comporre il numero di cellulare della nobildonna è stata la contessa Maria Theresa Christalnigg Cigolotti, che ora ricorda con commozione l’amica: «Ci siamo sentite mercoledì per scambiarci gli auguri di Natale. Era serena, tranquilla. Mi raccontava che proprio in quel momento si stava facendo medicare per una piccola infezione a un ginocchio».

La promessa di rivedersi con il nuovo anno è destinata a non compiersi. Ventiquattr’ore dopo quella telefonata, Margherita è stata uccisa da “Tono”, vittima dell’odio feroce che il cinquantaquattrenne primogenito del conte Ulrich nutriva nei confronti del padre, ammazzato assieme alla matrigna, per l’appunto, e al fratello Ernst al primo piano del castello di famiglia, in quella che è stata un’esecuzione in piena regola. «Ci siamo viste a giugno a Terzo d’Aquileia, per una colazione: ultimamente non veniva spesso, perché al marito non piaceva viaggiare ed era a disagio in Italia».

Ulrich e Margherita si erano conosciuti giovanissimi: «Poi le strade si sono separate, ognuno ha fatto la propria vita – racconta la contessa Christalnigg, la cui famiglia è lontanamente imparentata con i conti Goess dal Settecento –. E si sono ritrovati sette anni fa, decidendo di sposarsi».

La mattanza nel castello per l’odio dell’omicida «verso il padre tiranno»


Che i rapporti tra il capostipite e “Tono” fossero tesi «era cosa risaputa, anche se Margherita non me ne aveva mai parlato in maniera esplicita». Theresa aveva conosciuto pure Ernst, «e avevo partecipato al ricevimento per il suo fidanzamento». Margherita e la nobile pordenonese si sono viste l’ultima volta il 9 settembre a Terzo, in occasione del matrimonio di Anna, figlia di Theodor, terzogenito della contessa Cassis Faraone.

«Non ho mai incrociato “Tono”: ha fatto una cosa orrenda, da carcere a vita – riflette la contessa Christalnigg –. Problemi di soldi? Non credo. Di sicuro Margherita è incolpevole: la ricordo come generosa, altruista, sempre disponibile ad aiutare il prossimo».

E la Bassa friulana, proprio oggi, ricorderà la contessa Cassis Faraone con una messa di suffragio, che sarà celebrata alle 18, nella chiesa di San Biagio, a Terzo d’Aquileia. Saranno in tanti a partecipare alla funzione religiosa. Da Vienna arriveranno nella Bassa friulana i quattro figli di Margherita: Manfred, Margherita, Gabrielle e Theodor, avuti dal primo marito, Manfred Ritter Mautner Von Markhof. Tante le autorità che hanno confermato la partecipazione. Intanto, si attende la data dei funerali, che, con molta probabilità, saranno celebrati a Vienna. In tanti, dalla Bassa e non solo, si stanno già organizzando. Margherita, imprenditrice lungimirante, amava tornare sempre nella sua Terzo, un paese che amava particolarmente. —

(ha collaborato Elisa Michellut)




 

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