«Quel prof è amato dai giovani»
«Il docente è stimato e benvoluto dai ragazzi». Liviana Picech, la rappresentante dei genitori e presidente del Consiglio dell’istituto comprensivo Roiano-Gretta, a cui appartengono le due scuole medie, la Addobbatti e la Brunner, sottoscrive pienamente i commenti positivi che in queste ore si sono rincorsi (anche sui social network) attorno alla figura del professor Damiano Cannalire. Compresi quelli dei colleghi e degli studenti che hanno avuto a che fare con l’insegnante a scuola e nelle ore di lezione.
Anche se non manca chi fa notare, seppur sottovoce, che il docente avrebbe manifestato alcuni segnali di instabilità o comportamenti sopra le righe ritenuti non propriamente opportuni per un insegnante. Ma che comunque nulla hanno a che vedere con quanto denunciato dalla diciottenne.
In ogni caso sul professore non risulta nessuna “attenzione” particolare da parte dei dirigenti scolastici, tanto meno procedimenti di carattere disciplinare. Cannalire, insomma, non era sotto controllo. Certamente non ufficialmente.
La stessa presidente del Consiglio d’istituto conferma che i ragazzi erano nelle mani di una persona ritenuta assolutamente a posto. «In relazione alla condotta tenuta dal docente in classe - puntualizza Liviana Picech - posso dire che dagli allievi non mi è mai stato riportato alcun comportamento non adeguato. So che i ragazzi lo apprezzano tantissimo e in queste ultime settimane in cui è stato assente mi è capitato di sentire dire che alcuni giovani non volevano continuare il progetto teatro senza di lui e volevano aspettare il suo rientro».
In questi giorni, infatti, il professore risulta in malattia e ha dovuto allungare il periodo a casa proprio in virtù dell’indagine giudiziaria che lo ha costretto agli arresti domiciliari.
«Riguardo, più in generale, alla situazione di salute - prosegue Picech - posso dire che Cannalire all'Open day era presente, ma stava male. Lui stesso aveva dichiarato di fronte a tutti che aveva 39 di febbre, ma che non aveva voluto rinunciare all’evento per presentare un piccolo spettacolo che aveva preparato con i ragazzi. Questi sono fatti oggettivi, altro non mi sento di aggiungere perché sconfinerei nella mia personale interpretazione soggettiva. Io - conclude la rappresentante dei genitori - credo che non ci si possa permettere di trarre conclusioni avventate quando si tratta di persone».
(g.s.)
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