Quei pomodori e zanzare Ogm vietati in Europa

Un gene letale per lo sviluppo delle femmine viene inserito nel Dna di una zanzara maschio; in questo modo, tutta la progenie di sesso femminile che viene generata non è in grado di sopravvivere

Mauro Giacca
Mauro Giacca ieri alla presentazione di Science&theCity
Mauro Giacca ieri alla presentazione di Science&theCity

TRIESTE Nel campo degli organismi geneticamente modificati, l’Europa continua a essere un feudo conservatore, mentre il resto del mondo viaggia veloce. Due notizie di queste ultime settimane ne danno un esempio paradigmatico.

La prima viene da uno studio pubblicato il 23 maggio scorso su Nature Plants che descrive una pianta di pomodoro geneticamente modificata per produrre un precursore della vitamina D. Circa 1 miliardo di persone al mondo non assumono quantità sufficienti di questa vitamina, una condizione che contribuisce a una serie di problemi di salute, tra cui disordini del sistema immunitario e malattie neurologiche. Le piante di norma non forniscono quantità sufficienti di vitamina D, che si trova invece in maniera abbondante nei prodotti di origine animale, come le uova, la carne e i latticini. Questi nuovi pomodori ogm sono stati ora ottenuti grazie alle tecniche di editing genetico, grazie alle quali è stato possibile inserire una singola mutazione che inattiva un gene. Il pomodoro, quindi, non ha geni aggiuntivi derivati da specie diverse, come in alcuni ogm tradizionali, ma semplicemente un piccolo cambiamento nella sequenza del Dna originale del pomodoro. Ma la legislazione europea non fa distinzioni tra ogm classici e quelli ottenuti con l’editing genetico, assimilandoli entrambi nella stessa serie di divieti. Il Regno Unito, approfittando della Brexit, a settembre dello scorso anno si è già smarcato da questa posizione restrittiva e ha liberalizzato le sperimentazioni con queste piante. Senza particolari permessi speciali, la prova sul campo di questo pomodoro editato geneticamente inizierà a breve in Inghilterra.

La seconda notizia riguarda invece le zanzare. Queste rappresentano non soltanto un fastidio ma un vero e proprio pericolo per l’uomo, dal momento che trasmettono una serie di malattie, dalla malaria ai virus di Zika, chickungunya, dengue e febbre gialla. La Oxitec, un’azienda di proprietà statunitense e con sede nel Regno Unito, ha sviluppato una tecnologia che consente di modificare i geni della zanzara Aedes aegypti, il vettore di molti di questi virus pericolosi. Un gene letale per lo sviluppo delle femmine viene inserito nel Dna di una zanzara maschio; in questo modo, tutta la progenie di sesso femminile che viene generata non è in grado di sopravvivere. Le successive generazioni di questi maschi continuano a portare il gene letale, e quindi anche queste non sono in grado di generare femmine. Alla fine, il Dna letale decima quindi il numero delle zanzare circolanti. Dal momento che le zanzare maschio si nutrono dalla frutta anziché del sangue degli organismi, come fanno invece le zanzare femmina, queste non trasmettono le malattie, e quindi introdurre nell’ambiente maschi geneticamente modificati non è pericoloso per l’uomo. Queste zanzare ogm sono state prima sperimentate in una delle Isole Cayman e poi in Brasile, dove in poche generazioni si è assistito a una riduzione di oltre il 95% del numero totale delle zanzare. È partito da poco anche un progetto pilota nel sud della Florida per rilasciare queste zanzare nelle isole Keys e un altro è in via di definizione in California. Oxitec ha anche iniziato a produrre una specie di kit fai-da-te per chiunque desideri controllare le zanzare nell’area intorno alla propria casa. Questi kit hanno la dimensione di un pallone da calcio e contengono uova di zanzara essiccata; basta aggiungere un po’ d’acqua e le uova si schiudono rilasciando i maschi geneticamente modificati. Sono già disponibili in Brasile, dove Zika e dengue sono un grande problema, mentre Oxitec è in trattative per poter venderli nei supermercati negli Stati Uniti.

Possiamo ben immaginare la risposta dei movimenti ambientalisti europei all’idea di introdurre un simile sistema di controllo delle zanzare anche nei nostri paesi. Di fatto, è vero che le zanzare rivestono un ruolo fondamentale negli ecosistemi, dal momento che le loro larve fungono da nutrimento per le specie acquatiche, incluse rane, pesci e altri insetti, mentre quando gli adulti sono in volo diventano anche cibo per uccelli, pipistrelli e rettili.

Ma Oxitec si difende da queste critiche osservando che il controllo delle zanzare di fatto viene già praticato con i pesticidi chimici, e in maniera maldestra. I pesticidi non distinguono tra gli insetti, e uccidono anche gli insetti pollinatori e altre creature più in alto nella catena alimentare. E le zanzare facilmente sviluppano resistenza ai pesticidi nel tempo. Ridurre solo una specie in maniera selettiva, quindi, secondo Oxitec è un beneficio per l’ambiente rispetto a quanto viene fatto oggi, e non un danno.

I pomodori e le zanzare ogm sono solo due esempi recenti di come il mondo stia correndo veloce nell’utilizzo delle tecniche dell’ingegneria genetica. Si aggiungono a salmoni, mucche, funghi e a tutta l’agricoltura mondiale ogm al di fuori dell’Europa, includendo le Americhe e l’Asia. Fino a quando l’Europa potrà permettersi di mantenere una posizione restrittiva e conservatrice in questo settore prima di subirne danni in termini economici, peraltro senza alcun beneficio ovvio per la salute o l’ambiente?

RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo