Quarto “forfait per bora” della Costa

La nave è rimasta a Venezia. Una quindicina di interventi. Via Valdirivo chiusa per la caduta di un cavo dell’alta tensione
Lasorte Trieste 30/10/15 - Bora
Lasorte Trieste 30/10/15 - Bora

È sul fronte marittimo che ha nuovamente causato i peggiori guai la bora che ieri ha soffiato impetuosa per tutta la giornata. Costa Mediterranea, la nave che settimanalmente utilizza Trieste come homeport, stavolta, previsioni alla mano, non ha nemmeno preso in considerazione l’idea di tentare l’ormeggio triestino, disdettando con grande anticipo l’arrivo e restando per due giorni a Venezia. Quasi una beffa per i tanti, ministro Franceschini in testa, che si auguravano che le navi bianche prendessero la direzione di Trieste a scapito del capoluogo veneto. Rischia di accadere invece l’inverso dal momento che Costa Mediterranea aveva già annullato la toccata triestina, sempre a causa dei refoli, tre settimane fa, cioé il 9 ottobre.

Ma negli ultimi tre mesi è già la quarta volta che la bora rovina i piani triestini sulle navi bianche: il 24 settembre aveva infatti rinunciato la Queen Victoria, mentre il 30 luglio era stata la Seven seas mariner a fare dietrofront. Il 7 settembre una tentazione analoga era venuta anche al comandante della Thonson celebration ma poi con l’ausilio dei rimorchiatori la nave era riuscita ad attraccare, seppure con un’ora e mezza di ritardo.

Stamattina è attesa alla prova, come riferiamo in altra pagina, la fregata Maestrale, che però dovrebbe farcela. Ieri mattina comunque 400 passeggeri che dovevano partire da Trieste sono stati trasportati in laguna in pullman e altrettanto è accaduto nel senso inverso con 400 sbarcati a Venezia e che sono stati portati a riprendere l'auto lasciata una settimana fa nel parcheggio del Porto vecchio.

Sempre a causa della bora le squadre dei Vigili del fuoco hanno affrontato una decina d'interventi nel corso dell'altra notte, spesso allertate dalle forze di sicurezza e di vigilanza, per intonaci pericolanti, cornicioni a rischio, rami spezzati pericolosi per traffico veicolare e pedoni. Ieri mattina ancora una manciata d'interevnti: in via Felluga, due volte in via Tor San Piero, in strada di Fiume. Nessuna emergenza, invece, segnalata alla Capitaneria di porto. Dalla centrale operatriva dei Vigili urbani si è avuta conferma che nessuna arteria cittadina è stata temporaneamente inagibile ai veicoli tranne ieri pomeriggio, per circa un’ora, via Valdirivo: un cavo dell’alta tensione era caduto sulla carreggiata, per fortuna senza fare danni a persone o cose.

La bora, le cui raffiche sono particolarmente aggressive per l'alta pressione che staziona sul Carso interno, quello sloveno, ha raggiunto l'altra notte i 110 km/h e i previsori dell'Arpa prevedevano ieri ancora massime su questi livelli, fino a 120 orari anche oggi fino all'ora di pranzo. Il vento dovrebbe poi calare progressivamente anche se il sole, magari con un cielo non così nitido, dovrebbe durare fino a mercoledì. Le temperature, ieri con 14° la notte in città e 17 come punta massima, dovrebbe subire una lieve diminuzione da domani, proprio col calare della bora. (s.m. - p.p.g.)

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