Quarnero, gli orsi di Korensko tra orti devastati e rischio abbattimento
FIUME Gli orsi tornano nel Quarnero. Da circa un mese due plantigradi stanno togliendo il sonno ai residenti di Korensko (frazione del Comune di Mattuglie), presentandosi puntualmente ogni tardo pomeriggio o quasi, alla testarda ricerca di frutta e verdura. Infischiandosene degli umani, delle loro urla e del battere di mani, che dovrebbero spaventarli mentre invece non ottengono effetto alcuno.
«Non hanno paura di nulla – spiega Ines Kukurin, il cui orto sembra diventato una dispensa per i due animali –. Cerchiamo di spaventarli in vari modi. Ma i due, un esemplare adulto e uno che si appresta a diventare tale, sono imperturbabili, quasi consapevoli di essere una specie protetta, che può mangiare a sazietà anche nei centri abitati».
In effetti al momento i cacciatori hanno le mani legate dalla legge sulla caccia, che impedisce attività venatorie nel bel mezzo dei centri abitati. Unica eccezione ammessa, nel caso i plantigradi rappresentino una minaccia grave per le persone. La loro “calamita”? Frutteti, bidoni delle immondizie – carichi di ogni leccornia per gli orsi – e cibo vario, che incautamente viene gettato nella natura oppure lasciato su tavoli e panchine.
A detta di Bojan Markovic, segretario dell’ Unione venatoria quarnerino-montana, quando i tentativi di intimidazione nei confronti degli orsi non portano a risultati concreti, il passo successivo è rappresentato da proiettili di gomma e petardi. Se gli animali dovessero tuttavia insistere, il dipartimento competente del ministero croato dell’Agricoltura emetterebbe infine l’ordine di abbattimento nei loro confronti.
In generale la contea quarnerina sembra ormai diventata la dimora stabile di quello che è uno dei tre grandi predatori europei, assieme al lupo e alla lince. Esemplari ne sono stati avvistati negli ultimi vent’anni sul Monte Maggiore, sull’isola di Veglia, nell’immediato entroterra di Fiume e in quello di Cirquenizza. Mattuglie, nell’abbaziano, è l’ultima delle sedi prescelte dagli orsi calatisi negli ultimi decenni dal Gorski kotar (distretto montano alle spalle di Fiume) verso il mare, alla ricerca di spazio vitale e di cibo. —
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