Quarant’anni di gelati a Trieste

Il negozio Arnoldo di viale D’Annunzio si prepara a tagliare lo storico traguardo. Oggi festa con i clienti
Tiziana e Christian Arnoldo all'interno della gelateria di viale D'Annunzio
Tiziana e Christian Arnoldo all'interno della gelateria di viale D'Annunzio

TRIESTE La presenza di cinquanta gusti differenti e l'offerta riservata a celiaci, diabetici e vegani. Sono i tempi che cambiano. Anche nel mondo del gelato. Basta chiedere a Tiziana Arnoldo, titolare dell'omonima gelateria di viale Gabriele D'Annunzio 60 che, oggi, festeggerà i primi quarant’anni di attività.

Dinastia di gelatai quella degli Arnoldo. Era l'aprile del 1924 quando i fratelli Attilio e Olivo Arnoldo, giunti dalla Val Zoldana, aprirono la loro prima gelateria triestina in viale Miramare 13. Negli anni Sessanta i vari membri della famiglia decidono di mettersi in proprio: c'è chi va in Germania, chi si stabilisce a Marina Julia, chi opta per Opicina e chi resta in città. Bruno Arnoldo, figlio di Alberto, sceglie di spostarsi in viale D'Annunzio. Nel 1976 Bruno e la moglie Maria Grazia danno il via all'attività che tuttora è un punto di riferimento per tutto il rione e non solo.

Nel 1990 l'improvvisa scomparsa di Bruno scompagina le carte in tavola. Con grande coraggio a prendere in mano la gelateria rimane la moglie Maria Grazia e la giovane figlia Tiziana. Nel 1998 il locale si trasferisce nei locali attuali ampliandosi. «Oggi ci apprestiamo a festeggiare i 40 anni di attività, un bel traguardo, ma in realtà, per noi, solamente il punto di partenza», spiega Tiziana Arnoldo.

Due le novità: il rinnovo del locale e l'entrata nell'attività del fratello Christian, a ribadire come quella del gelato sia proprio una tradizione di famiglia degli Arnoldo. Ma la crisi economica ha influito sugli affari? «Direi che ci difendiamo, e anche bene - spiega Tiziana Arnoldo - perché il nostro gelato, prodotto nel laboratorio presente nel locale, utilizza ricette tramandate negli anni che hanno una base genuina. Al gelato buono, quindi, non si rinuncia tanto facilmente».

Per rimanere ai passi col tempo il mestiere del gelataio è leggermente cambiato. «La prova? Basta pensare che negli anni Settanta esistevano una decina di gusti e con quelli potevi soddisfare un po' tutti. Ora i gusti sono una cinquantina. E in più c'è il problema legato alle intolleranze».

La gelateria di viale D'Annunzio, come altri esercizi, è “corsa ai ripari” ampliando la propria offerta: «Abbiamo clienti che sono celiaci, diabetici o vegani. Una volta sarebbe stato impensabile riuscire ad adeguarsi. Oggi invece per noi è normale. Il gelato artigianale deve stare al passo con i tempi».

Tra la cinquantina di gusti le prelibatezze che vanno per la maggiore in questo periodo sono presto identificate: cremino, ricotta e basilico, mousse alle millefoglie e, come chicca, la crema vaniglia che viene prodotta ancora con la cottura a parte aromatizzata poi con bacche di vaniglia e buccia di limone. Senza dimenticare la cassata e la torta margherita, semifreddi di antica tradizione. Insomma, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Appuntamento per tutti gli amanti del gelato, quindi, negli spazi di Arnoldo in viale D'Annunzio, per festeggiare i quarant’anni di attività.

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