Quarantacinque anni fa nacque la parrocchia Maria Madre della Chiesa

RONCHI DEI LEGIONARI

Quarantacinque anni. Tanti ne sono trascorsi da quello che fu un momento storico per Ronchi dei Legionari. Nel 1975, infatti, la parte più settentrionale della città fu staccata dalla storica parrocchia di San Lorenzo e fu costituita la delegazione di Maria Madre della Chiesa, affidata a don Umberto Bottacin. La nuova parrocchia venne ufficialmente costituita il primo luglio 1977 e fu da allora che iniziò il lungo iter burocratico che percorse la sua prima tappa il 4 gennaio 1982 con la costruzione della nuova chiesa di via Dante, inaugurata il 4 novembre di due anni dopo. Solo nel 2009, con la conclusione di tutti i lavori e la sistemazione dell’altare, si arrivò alla consacrazione che viene ricordata con la cerimonia odierna.

Nei primi anni di costituzione della parrocchia fu utilizzata la chiesetta della Santissima Trinità, poi sottoposta a radicali lavori di restauro che l’hanno portata alla sua antica bellezza. La chiesetta della Santissima Trinità è uno dei simboli dell’architettura ecclesiastica cittadina. L’edificio che fa parte della parrocchia di Maria Madre della Chiesa risale al 1762. La Santissima Trinità, tra le altre cose, custodisce un crocifisso del XI secolo, mentre sulla sinistra è esposta una tela del 1610, attribuita al pittore udinese Secante Secanti con la Madonna ed il bambino fra San Silvestro papa e San Lorenzo, già presente nella chiesa di San Silvestro, venduta ad un privato e demolita nel 1932. E tutti ricordano il primo ufficio parrocchiale, nel quale si ritrovarono anche tanti giovani, realizzato in un vecchio deposito di via Puccini. Poi la donazione della casa canonica, meglio conosciuta come casa Cosolo e di tutta l’area all’interno della quale ha trovato posto anche il ricreatorio dedicato a San Giovanni Bosco. Nelle settimane che precedettero la consacrazione del 13 dicembre 2009 si conclusero gli ultimi lavori che portarono la chiesa ad essere ancor più bella ed elegante. Il tutto grazie all’impegno della parrocchia e dei cittadini, e grazie ad un contributo regionale di 16.492 euro l’anno per vent’anni. Fu l’arcivescovo monsignor Antonio Vitale Bommarco a benedire e posare la prima pietra, l’8 maggio 1983.—

LU. PE.

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