Qualità vita, Trieste perde il primatoBene la cultura, ma siamo i più vecchi d'Italia

Trieste perde il primato nell’annuale classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. La città si attesta per il 2010 in quarta posizione, alle spalle di - nell’ordine - Bolzano, Trento e Sondrio. Nel 2009 aveva chiuso al primo posto, davanti a Belluno e ancora a Sondrio. Trieste è prima per cinema, lettura, buona tavola. Godereccia. Ma è la più vecchia d’Italia
TRIESTE.
Trieste perde il primato nell’annuale classifica sulla qualità della vita elaborata dal Sole 24 Ore. L’addio alla vetta è anche un addio al podio: il capoluogo del Friuli Venezia Giulia si attesta per il 2010 in quarta posizione, alle spalle di - nell’ordine - Bolzano, Trento e Sondrio. Nel 2009 aveva chiuso al primo posto, davanti a Belluno e ancora a Sondrio. Questo sentenzia la graduatoria aggiornata all’anno che va a concludersi.


Il quadro sulle 107 province italiane finite sotto la lente di ingrandimento ha preso forma grazie ai dati raccolti in sei settori (a loro volta articolati in altri specifici sei indicatori ciascuno): tenore di vita, affari e lavoro, servizi e ambiente, popolazione, reati e infine tempo libero.


COSA VA
Godereccia, fra i momenti dedicati alla lettura, alla buona tavola, allo sport e alle tante occasioni di assistere a spettacoli (con 12.603,5 appuntamenti ogni 100mila abitanti, dato riferito al 2009, Trieste fa meglio di tutte le altre concorrenti). Nel complesso al tempo libero: solo Rimini è messa meglio. Dotata di servizi, aspetto su cui incide il vertice ottenuto nella sezione infrastrutture (è stato utilizzato l’indice Tagliacarne che non include i porti) e che si spiega anche con le dimensioni contenute del territorio provinciale, cosa che fa lievitare la percentuale complessiva di dotazioni. Veloce nella gestione della giustizia (solo Asti evade più cause). Ricca, se è vero che solo Milano la precede per depositi bancari per abitante (30.847 il dato triestino, 34.262 quello milanese), confermando una caratteristica già nota nonostante nella sezione del tenore di vita dopo un paio di anni Bologna le abbia scippato la medaglia d’oro costringendola all’argento. E ancora istruita, dall’alto del primo posto per numero di laureati ogni mille giovani fra i 25 e i 30 anni (l’indice dice 102,46). Questa è Trieste nei suoi aspetti positivi, secondo la ricerca del Sole 24 ore. Ma il quadro non è tutto roseo.


COSA NON VA
La provincia giuliana è quella più vecchia. L’ultima piazza per numero di over 65 sul totale della popolazione attiva (la statistica si riferisce al 2009) lo sentenzia: l’indice di 46 è ben lontano da quel 21 che regala a Napoli la prima posizione nella speciale classifica. Magra consolazione questa per la provincia campana, fanalino di coda della “generale” dopo il penultimo posto di dodici mesi fa. Trieste arranca anche sul fronte della densità demografica: con 1.116,7 abitanti per chilometro quadrato è 105.a, seguita solo da Milano e proprio da Napoli. Note dolenti giungono poi dalla sezione affari e lavoro, dove gli effetti della crisi si sono fatti sentire. Al settembre del 2010, infatti, Trieste è penultima per numero di imprese registrate ogni 100 abitanti: 7,15. Peggio ha fatto solamente Ascoli Piceno con 6,28. Alto pure il riscontro generato dai fallimenti conteggiati ogni 1000 imprese, nel periodo dall’ottobre dello scorso anno al settembre del 2010. L’indice che emerge dice 30,40: seguono Roma (33,10), Napoli (38,10) e, ultima, Siracusa (44,80).


IL SINDACO
«Bolzano e Trento sono province autonome, lo sappiamo - commenta il primato perso il sindaco Roberto Dipiazza -. Pertanto, direi che possiamo considerarci secondi, con Sondrio davanti. Su tutti i parametri figuriamo nelle prime posizioni». Ma il primo cittadino non nasconde come vi sia una sofferenza nel settore del lavoro: «Se avessimo maggiore imprenditorialità saremmo primi in assoluto - afferma Dipiazza -. La questione comunque non fa capo al Comune. Alla fine, possiamo essere orgogliosi dei risultati ottenuti».


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