Qualità della vita, Trieste scivola al 19° posto, crollo di Gorizia. E Udine perde il primato

Bergamo per la prima volta vince l’indagine del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori. Trieste prima per Cultura ma al 99° posto per giustizia e sicurezza. Gorizia solo 39.ma. Nella top 10 trionfa il Nord-Est mentre le grandi città, al netto di Bologna (9ª), scendono di diverse posizioni: Milano è 12ª, Firenze 36ª e Roma al 59° posto

Piazza Unità a Trieste in versione natalizia (Lasorte)
Piazza Unità a Trieste in versione natalizia (Lasorte)

La miglior qualità della vita non si trova più in Friuli Venezia Giulia. Udine non è più la città dove si vive meglio in Italia. Il capoluogo friulano, premiato per l’edizione 2023-2024 dalla classifica del Sole24ore ha ceduto il posto a Bergamo che apre il podio dei territori dove si registra la migliore qualità della vita. 

In calo tutti i capoluoghi del Friuli Venezia Giulia

In linea generale, però, tutti gli ex capoluoghi di provincia del Friuli Venezia Giulia vedono le stime a ribasso. Se Udine passa dal primo posto al sesto, mantenendo comunque performance positive anche quest’anno, il calo va registrato anche per Trieste che perde 7 posizioni passando dalla 12esima posizione alla 19esima. Unica consolazione: Trieste è la migliore per Cultura e tempo libero, mentre è addirittura al 99° posto alla voce “Giustizia e sicurezza”.

 

Giù anche Pordenone che passa dal 14 scalino al 16 mentre Gorizia scivola in fondo alla classifica con il peggior risultato: perde 11 posizioni e si colloca al 39esimo posto.

Le province del Nordest

In generale la top ten vede una predominanza delle province del Nord Est, con Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto tra le Regioni più presenti: Monza e Brianza (4ª) tallona il podio, seguita dall’altra lombarda, Cremona (5ª). Segue Udine, vincitrice dell’edizione 2023.

Tra le prime dieci spiccano anche Verona e Vicenza, attigue a livello geografico e anche in classifica, rispettivamente al 7° e all’8° posto. Proprio Verona, insieme alla già citata Cremona e ad Ascoli Piceno - 10ª, nonché vincitrice per la prima volta, della classifica di tappa dedicata a «Giustizia e sicurezza» - rappresenta la new entry di una top 10 che spicca soprattutto per l’assenza delle grandi aree metropolitane che negli ultimi anni hanno sempre avuto il ruolo di teste di serie nell’indagine del Sole 24 Ore.

Sud fanalino di coda

A rimanere immutata rispetto agli anni passati è la marcata concentrazione delle province del Mezzogiorno nella parte bassa della classifica: la maglia nera, quest’anno, è Reggio Calabria, ultima tra le ultime.

Dalla posizione 83 del ranking in poi, infatti, è una sfilata di territori del Sud: città metropolitane come Catania (83ª), Messina (91ª), Palermo (100ª) e Napoli (106ª), ma anche realtà decisamente meno urbanizzate come il Sud Sardegna (93ª), le province di Enna (97ª) e Cosenza (102ª). Tra i peggiori piazzamenti dei territori del Nord, invece, si segnalano due province liguri: Imperia (79°), preceduta da Savona (69ª).

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