Qualità della vita: a Trieste si vive bene ma scivola al 12° posto

A Trieste si continua a vivere bene, meno però rispetto agli anni scorsi. Lo afferma l’indagine annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle 107 città italiane. Trieste si trova al 12.o posto, nel 2012 era al quinto. Un buon piazzamento che comunque non può fare felici i triestini che ricordano come il capoluogo regionale si trovasse al primo posto nel 2005 e 2009, tanto per restare in questo secolo. Analizzando poi alcune voci che hanno confezionato (in ribasso) la classifica si rimane basiti: in particolare - e questo è l’aspetto più negativo - quella sull’andamento dell’ordine pubblico, con la città piombata agli ultimi posti. Ma se è la somma che fa il totale, tanto per dirla con Totò, Trieste può andare fiera per alcune indicazioni e un po’ meno per altre. Alla fine - il totale - la città ne esce bene.
La ricerca annuale sulla vivibilità del territorio nazionale realizzata dal “Sole 24 Ore” è basata su 36 indicatori articolati in sei capitoli. Il primo dei quali pone Trieste al secondo posto per la qualità della vita, subito dopo Milano. Una conferma che prende in considerazione il costo delle case, i depositi bancari (primo nella classifica generale), l’importo delle pensioni e l’inflazione. Guadagna ben cinque punti, posizionandosi al vertice, la voce “Servizi & Ambiente”. I ricercatori del quotidiano economico hanno preso in esame la disponibilità degli asili comunali, il settore della Giustizia, l’indice climatico, le indicazioni di Legambiente e l’analisi della sanità.
Tra le note positive va inserito anche il capitolo che riguarda la popolazione che guadagna quattro posizioni, arrivando al 26° posto. Qui il dato più interessante si riferisce all’anagrafe che sfata il tabù di Trieste città degli anziani. Ebbene ora si trova al terzo posto per abitanti giovani (fino ai 29 anni). Gli altri parametri riguardano gli abitanti per chilometro, i divorzi o le separazioni, la popolazione straniera residente.
Il dato più negativo e che ha già provocato polemiche riguarda l’ordine pubblico. La classifica pubblicata dal “Sole 24 Ore” è quella che fa sobbalzare dalla sedia: Trieste si trova all’84.o posto, in un anno ha perso ben 52 posizioni. Un record. Chi legge questa classifica immagina una città assediata dalla malavita. Peggio di alcune province dove mafia, camorra e 'ndrangheta la fanno da padroni. I furti d’auto, le estorsioni, i furti in casa, gli scippi e i borseggi, le truffe e le frodi: tutti reati che i triestini denunciano quando ne sono vittime. Quello che forse non avviene in altre città “premiate” dalla classifica del quotidiano economico.
Va male anche la voce “Affari & Lavoro” che rispecchia abbastanza bene però l’andamento. Trieste è scesa al 39.o posto, perdendone 23. L’analisi rispetta l’andamento economico della città, con i fallimenti delle imprese, lo spirito di iniziativa che manca (questa voce all’ultimo posto), le imprese registrate nel 2012 e l’occupazione in genere e quella femminile in particolare. Probabilmente il dato potrebbe essere peggiore.
Anche per quanto riguarda “Il tempo libero” la posizione occupata da Trieste non è delle più edificanti: il piazzamento al 49.o posto (dal 33.o) lascia poco spazio all’ottimismo. I dati presi in esame lo dimostrano e possono essere confrontati con la realtà. Riguardano la copertura della banda larga, l’indice di sportività, i cinema, i bar, i ristoranti e il numero dei volontari. Questi sei capitoli messi insieme danno comunque un risultato positivo che poi ogni triestino può valutare direttamente con la realtà che affronta ogni giorno.
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