Qualità della vita a Trieste, Clapcich: «Trieste offre tante opportunità a chi vuol diventare campione»

L’olimpionica della vela non nasconde l’orgoglio nel vedere la sua città in vetta alla classifica per indice di sportività 

TRIESTE «Che figata...». Quando Francesca Clapcich vede Trieste in vetta per indice di sportività sorride contenta. Per lei, la velista campionessa, è pure un po’ una vittoria personale.

Che senso danno tali dati?

Sicuramente, da triestina, fa piacere. È il grande successo di una città in cui vengono date tante opportunità per provare a fare sport diversi e, magari, riuscire ad eccellere. Il mare per noi è fondamentale, dà quel valore aggiunto che nasce da una lunga tradizione. Nonostante ci sia pochissima costa, abbiamo tante società nautiche. Nel mio caso c’è la vela, ma qui ci sono pure il calcio, il basket, la ginnastica, il canottaggio. Abbiamo tante palestre e anche una delle poche piscine in cui si possono fare i tuffi.

Lei come ha iniziato?

Ho fatto un po’ di tutto, ho provato a fare tanti sport. Ho scelto la vela perché è un ambiente che mi piace e poi i miei genitori avevano una barca, quindi è stato abbastanza naturale.

Nella vela si è meno precoci che in altre discipline, vero?

È uno sport che richiede del tempo. Bisogna imparare a preparare la barca, nei mesi invernali fa freddo, diciamo che i più piccoli lo possono fare nel weekend e questo permette loro di avere anche un’altra attività durante la settimana. L’età giusta per iniziare è intorno ai sette, otto anni. E dev’essere un gioco. Poi è bello affiancarci anche uno sport di squadra, che consenta di stare insieme agli altri. Con l’optimist infatti si sta da soli, e questo “costringe” il bambino a prendere decisioni in autonomia. In questo la vela è ottima perché aiuta fin da subito a crescere.

Ha partecipato a Londra 2012 con il Laser e Rio 2016 con il 49er Fx, ha all’attivo un giro del mondo in equipaggio alla Volvo Ocean Race. Gli obiettivi futuri?

Al momento sto allenando un team italiano di 49er Fx. Anche se sono all’inizio stanno migliorando molto, il progetto è interessante. Ma vorrei fare qualche regata anch’io, su qualche barca d’altura. Mi piace allenare però stare sempre sul gommone è dura.

E un altro giro del mondo?

Magari, anche perché stavolta potrei affrontarlo con più consapevolezza. —


 

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