Stabilire quale sia la città più ventosa al mondo non è facile in quanto manca un database mondiale e le tecniche di misurazione non sono omogenee, scrive il Guardian. Di sicuro Trieste, nonostante le raffiche di questi giorni abbiano raggiunto i 145km/h, non è sul podio né tra le prime posizioni.
1. WELLINGTON, NUOVA ZELANDA
Secondo gli esperti de Il Meteo.it, infatti, al primo posto troviamo Wellington, in Nuova Zelanda, con una media annua intorno ai 30 km/h. La sua reputazione come capitale dei venti è ben solida, data la sua posizione: si trova infatti su Cook Strait, il tratto di passaggio tra l'isola del nord e quella del sud, in cui si incanalano i vendi dei Quaranta Ruggenti, nome dato dagli inglesi all'epoca dei grandi velieri che passavano da Capo Horn.
2. RIO GALLEGOS, ARGENTINA
In seconda posizione si classifica Rio Gallegos, Argentina con una media annuale di 26 km/h e punte fino a 198 km/h. Si tratta di un centro da quasi 100mila abitanti in Patagonia dove, nonostante le correnti, si trovano una base militare ed un aeroporto internazionale.
Al terzo posto troviamo St. Johns, in Canada che presenta una media annuale di 24,3 km/h di velocità media. Conosciuta in italiano come San Giovanni di Terranova per l'esperimento di Marconi, è situata nella penisola di Avalon, che fa parte dell'isola di Terranova. Il vento soffia in prevalenza da SW (quindi dall'Oceano Atlantico) con una certa forza: il mese più ventoso è gennaio (28 km/h), quello meno ventilato è agosto (20 km/h). Si sono toccate raffiche record di 193km/h.

Lasorte Trieste 18/01/17 - Bora, da Barcola
La nostra città, famosa per essere spazzata dai forti venti di bora (come in questi giorni), presenta una media annuale eolica pari a 11 km/h, ben distante dai record citati qui sopra.
I PUNTI PIU' VENTOSI AL MONDO
Dati alla mano, il luogo più ventoso del mondo è la baia del Commonwealth, in Antartide, dove ogni giorno si superano tranquillamente i 200 chilometri orari. Insignito del primato dal Guinness, fa registrare punte a 240 km/h, con una media annuale di 80 orari.
Secondo gli esperti, tuttavia, il monte Everest può insidiare la leadership dell’Antartide: raffiche che superano serenamente i 220km/h, con l’aggravante di un’altitudine (sui 9mila metri) che consegnano alla cima dell’Himalaya la palma di tetto del mondo.
Sul podio anche il monte Washington, nel New Hampshire (Usa). È qui che è stato registrato uno dei venti più forti della storia: i rilevatori misurarono un’irreale velocità di 372 km/h, che rimase record mondiale dal 1934 al 2010, quando a Barrow Island, in Australia, è stata sfondata la clamorosa barriera dei 400 km/h, con un dato ufficiale di 408km/h. Ai piedi del podio, sgomitano Gruissan, in Francia, il “paradiso dei surfisti”, Pistol River nell’Oregon (Usa) e il “vento alla fine del mondo” della Patagonia, tra Cile e Argentina.
Trieste, arriva la prima vera bora dell'inverno 2017
Eppure, lo stesso vento che si trasforma in un incubo se abbinato a temperature polari, assume un irresistibile richiamo turistico in alcune tra le zone più ricercate del mondo. Fuerteventura (Canarie) e Capo Verde sono sistematicamente frustate dalle raffiche, che non hanno mai spaventato i visitatori. Anche Marsa Alam (Egitto) prospetta ai turisti un clima ventoso, ma molto apprezzato. Un capitolo a parte lo merita Maho Beach, a St. Maarten, nei Caraibi: la spiaggia è stretta tra il mare e la pista n.10 dell'aeroporto, che dista un centinaio di metri dalla costa. Sovente, i frequentatori di Maho Beach usano fermarsi in mezzo alla spiaggia per farsi investire dal vento prodotto dai motori degli aerei in partenza.
Segnalazione finale per Chicago, in Illinois, capitale del basket Nba negli anni ’90 grazie a Michael Jordan, chiamata Windy City, città del vento, per ragioni sia atmosferiche che politiche.