Punto nascita di Latisana Stop da giovedì prossimo

PALMANOVA. Punto nascita di Latisana probabilmente alle battute finali. È stata infatti decretata dalla direzione dell’Azienda sanitaria la sospensione del servizio. La carenza del personale medico...
Di Alfredo Moretti

PALMANOVA. Punto nascita di Latisana probabilmente alle battute finali. È stata infatti decretata dalla direzione dell’Azienda sanitaria la sospensione del servizio. La carenza del personale medico pediatra non consente di garantire in sicurezza l'attività nella sede ospedaliera di Latisana. Per questo motivo la Direzione dell'Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina è costretta a sospendere l'attività di Punto Nascita e il Servizio ospedaliero pediatrico nella sede di Latisana a partire dal 18 marzo prossimo. Pertanto, a partire da quella data, non saranno più svolte le attività di ricovero ospedaliero pediatrico e i parti.

Sarà invece assicurato il Servizio di pediatria ambulatoriale attivo dalle 8 alle 20 dei giorni feriali e dalle 8 alle 14 dei giorni: sabato, domanica e festivi. Le gestanti, seguite dal reparto di ostetricia e ginecologia saranno contattate individualmente dal personale per definire le fasi successive del percorso nascita. Per la gestione delle emergenze e urgenze materno infantili la popolazione è invitata a chiamare il servizio 118 che è stato informato della sospensione dell’attività e che è in grado di offrire la risposta più sicura ed appropriata.

La Direzione aziendale ricorda infine che è attivo il Servizio dei pediatri di libera scelta e di guardia medica per la valutazione e la risposta dei bisogni assistenziali della popolazione infantile.

La funzione di Pronto soccorso con valutazione padiatrica sarà garantita dall’ospedale di Palmanova, attivo 24 ore al giorno. Intanto giovedì un ordine del giorno per il mantenimento del punto nascita di Latisana e dei presidi di pronto soccorso di Gemona e Cividale è stato approvato dal Consiglio provinciale di Udine. Nel testo si ricordano le «importanti funzioni di presidio» svolte dalle strutture, evidenziando gli «ingenti investimenti in attrezzature» per il reparto di ostetricia dove il numero dei parti ha subito un deciso incremento.

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