«Puliremo noi gratis la Rosa dei venti sul molo Audace»

Trieste, una ditta di ristrutturazioni edili si offre volontaria: «Ci teniamo alla città, chiederemo il permesso»
Lasorte Trieste 04/04/13 - Molo Audace, Rosa dei Venti, Imbrattamenti, Scritte
Lasorte Trieste 04/04/13 - Molo Audace, Rosa dei Venti, Imbrattamenti, Scritte

«Ci teniamo alla nostra città e quella frase ingiuriosa non la digeriamo: ripuliremo noi la Rosa dei venti del Molo Audace». Davide Ranieri Iannone è uno dei tre titolari della cooperativa Snem Service, specializzata in ristrutturazioni e manutenzioni edili: parla anche a nome dei suoi due soci, un altro triestino e uno nato a Fiumicello.

«Quando abbiamo letto sul giornale dell’imbrattamento e abbiamo visto le foto - spiega - ci siamo subito chiesti cosa potevamo fare per rimediare alla situazione e abbiamo deciso insieme. Ebbene: abbiamo i materiali e le attrezzature adatte, ripuliremo noi la scritta, sempre che l’autorità di competenza ci dia l’assenso. Ovviamente a titolo gratuito». Alcuni giorni fa vandali rimasti finora ignoti hanno imbrattato la Rosa dei venti e il suo supporto alla cima di Molo Audace, scrivendo con vernice spray tra l’altro una frase ingiuriosa nei riguardi dell’Italia. La condanna, tra i triestini, è stata quanto mai vasta, riecheggiata anche sui social network come Facebook. Ed è stata condivisa dai soci fondatori della Snem Service, una realtà giovane con sede a Opicina, che opera nel Triestino da un paio di anni. Da qui la decisione di intervenire con un’opera di volontariato. «Dapprima - aggiunge Iannone - dobbiamo individuare all’autorità che ha competenza sul manufatto, per chiedere il gradimento del nostro intervento e la debita autorizzazione. Vogliamo fare tutto in regola. Tra l’altro mi sembra che la Rosa del Molo Audace sia stata realizzata a suo tempo da studenti dell’Istituto tecnico Volta, nel quale anche io ho studiato. Un motivo in più che mi ha fatto proporre ai soci la sua pulizia».

L’intervento, dal punto di vista tecnico, secondo Iannone si presenta non troppo complicato. «Certo, vista l’importanza storica e culturale della “nostra” Rosa - spiega - si dovrà agire dopo avere focalizzato per bene i prodotti e le tecniche migliori per la sabbiatura e la pulizia delle varie parti del manufatto che riporta la provenienza dei diversi venti. Ma poi con l’aggiunta di “olio di gomito” tutto tornerà come prima». I soci della Snem Service ritengono che l’intervento sulla Rosa dei venti deturpata dai vandali possa richiedere una mezza giornata di lavori. (p.p.g.)

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